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Pubblicate le nuove parti della norma UNI/TS 11300 per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici.

Revisione della parte 4 e introduzione delle nuove parti 5 e 6 della UNI TS 11300

La procedura di calcolo utilizzata per la certificazione ed il progetto energetico definita dallo standard tecnico UNI TS 11300 si rinnova e con la revisione della parte 4 e arricchisce di due nuove parti.

Il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) nel suo comunicato ci fa sapere che le novità riguardano:

-  la revisione della Parte 4 (fonti rinnovabili e altri metodi di generazione).

-  la Parte 5 (calcolo dell’energia primaria e della quota da fonti rinnovabili), che sostituisce la “Raccomandazione CTI 14:2013”;

- la Parte 6 (fabbisogni energetici di ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili);

La Norma UNI TS 11300 è nata con l'obiettivo di definire una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Essa è suddivisa in quattro parti che, per semplificare si occupano rispettivamente di involucro, impianto di riscaldamento e ACS, impianto di raffrescamento e fonti rinnovabili:

Parte 1 (fabbisogno di energia termica dell’edificio);

Parte 2 (impianti per la climatizzazione invernale e ACS);

Parte 3 (impianti per la climatizzazione estiva);

Parte 4 (fonti rinnovabili).

La UNI/TS 11300-4 calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2.

 Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia termica e/o elettrica:

- impianti solari termici;

- generatori a combustione alimentati a biomasse;

- pompe di calore;

- impianti fotovoltaici;

- cogeneratori.

Sono inoltre considerate le sottostazioni di teleriscaldamento. 

La UNI/TS 11300-5 fornisce metodi di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:

- il fabbisogno di energia primaria degli edifici sulla base dell’energia consegnata ed esportata;

- la quota di energia da fonti rinnovabili.

 

La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e metodi di calcolo che riguardano, in particolare:

1) le modalità di valutazione dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico;

2) la valutazione dell’energia elettrica esportata;

3) la definizione delle modalità di compensazione dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da rinnovabili;

4) la valutazione dell’energia elettrica prodotta da unità cogenerative.

 

La UNI/TS 11300-6 fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita.

 

È dunque completo il pacchetto normativo a supporto della Legge 90/2013 (di conversione del DL 63/2013 che ha recepito in Italia la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia) e dei relativi decreti attuativi: le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (DM 26 giugno 2015), Metodologie di calcolo delle prestazioni e requisiti minimi (DM 26 giugno 2015), Schemi per la relazione tecnica di progetto (DM 26 giugno 2015).

 

Sempre ieri sono state pubblicate nuove norme della serie nazionale UNI 10349 sui dati climatici relativi al riscaldamento e raffrescamento degli edifici:

 

- la UNI 10349-1 riguarda le medie mensili per la valutazione della prestazione termo-energetica dell’edificio e metodi per ripartire l’irradianza solare nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l’irradianza solare su di una superficie inclinata.

 

La UNI 10349-1 fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la verifica delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale ad essi asserviti. La norma fornisce inoltre metodi di calcolo per:

1. ripartire l’irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa;

2. calcolare l’energia raggiante ricevuta da una superficie fissa comunque inclinata ed orientate;

 

- l rapporto tecnico UNI/TR 10349-2 riguarda i dati di progetto. Il rapporto tecnico fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva ed invernale ad essi asserviti. I dati di progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo;

 

- infine, la UNI 10349-3 riguarda le differenze di temperatura cumulate (gradi giorno) ed altri indici sintetici. La norma fornisce metodi di calcolo e prospetti di sintesi relativi a indici sintetici da utilizzarsi per la descrizione climatica del territorio. La UNI 10349-3 completa la UNI EN ISO 15927-6 fornendo la metodologia di calcolo per la determinazione, sia nella stagione di raffrescamento, sia nella stagione di riscaldamento degli edifici, dei gradi giorno, delle differenze cumulate di umidità massica, della radiazione solare cumulata su piano orizzontale e dell’indice sintetico di severità climatico del territorio. Gli indici possono anche essere utilizzati per una prima verifica di massima degli impianti.

 

Ai fini degli adempimenti previsti dai disposti legislativi, per garantire il necessario aggiornamento dei sistemi di calcolo della prestazione energetica degli edifici, il CTI ricorda che tali norme tecniche si applicano a decorrere da 90 giorni dalla data della loro pubblicazione.