OMESSA DICHIARAZIONE IMU 2025: COME REGOLARIZZARSI ENTRO IL 29 SETTEMBRE CON IL RAVVEDIMENTO OPEROSO
La dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2024 doveva essere presentata entro il 30 giugno 2025. Può accadere che un contribuente non abbia rispettato questa scadenza. In questo caso la normativa consente di rimediare utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso, che rimane valido entro 90 giorni dal termine ordinario.
Il termine ultimo per regolarizzare la posizione è fissato al 29 settembre 2025. Il novantesimo giorno cade infatti il 28 settembre, che corrisponde a una domenica. La scadenza viene quindi prorogata automaticamente al lunedì successivo. Trascorsa questa data, la dichiarazione è considerata omessa e non sarà più possibile usufruire del ravvedimento.
Il funzionamento del ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso consente al contribuente di correggere spontaneamente una violazione con l’applicazione di sanzioni ridotte. Nel caso dell’IMU, questa possibilità riguarda la presentazione tardiva della dichiarazione riferita al 2024.
Per perfezionare il ravvedimento è necessario presentare la dichiarazione IMU al Comune competente e versare l’imposta eventualmente dovuta. Devono inoltre essere calcolati gli interessi legali, fissati al 2% annuo a partire dal 1° gennaio 2025. A questi importi va aggiunta la sanzione ridotta, pari a un decimo del minimo previsto dalla normativa in caso di omessa dichiarazione.
Le sanzioni previste
Secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 775, della Legge 160 del 2019, la sanzione per omessa dichiarazione IMU va dal 100% al 200% dell’imposta non versata, con un minimo di 50 euro nei casi in cui il tributo risulti comunque pagato.
Chi regolarizza la propria posizione entro i 90 giorni ottiene una significativa riduzione della sanzione. Superata la scadenza del 29 settembre 2025, con l’entrata in vigore del Decreto Sanzioni (D.Lgs. 87/2024) non è più ammesso alcun ravvedimento oltre i termini. In questa ipotesi la dichiarazione è considerata del tutto omessa e il Comune applicherà le sanzioni nella misura piena.
L’importanza di intervenire tempestivamente
Il ravvedimento è ammesso soltanto quando non è stato ancora avviato alcun controllo da parte del Comune. Se l’ente locale ha già notificato una comunicazione o avviato un procedimento di accertamento, non è più possibile beneficiare della regolarizzazione spontanea.
Per questo motivo è consigliabile verificare senza ritardo la propria posizione IMU e procedere, se necessario, con la presentazione tardiva della dichiarazione e con il pagamento degli importi dovuti. Agire entro il 29 settembre 2025 consente di evitare sanzioni molto più pesanti e di chiudere la propria posizione in maniera regolare.