Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy Per saperne di piu'

Approvo

ROTTAMAZIONE QUINQUIES: LE NOVITÀ IN ARRIVO NELLA LEGGE DI BILANCIO 2026

Più rate, stop ai “recidivi” e stralcio per i debiti minori

La Rottamazione Quinquies è destinata a entrare nella Legge di Bilancio 2026 e potrebbe introdurre una serie di modifiche rispetto alle edizioni precedenti. L’intento dichiarato dal Governo sarebbe quello di rendere la misura più equa e sostenibile, favorendo i contribuenti realmente intenzionati a regolarizzare i propri debiti fiscali ed evitando, al tempo stesso, che lo strumento venga utilizzato come semplice stratagemma per rinviare i pagamenti o bloccare azioni di riscossione.

Una delle principali innovazioni potrebbe riguardare l’esclusione dei cosiddetti “rottamatori seriali”, cioè di quei contribuenti che in passato hanno aderito alle sanatorie senza mai portare a termine i pagamenti. In questo modo la platea dei beneficiari risulterebbe più selettiva, riservata a chi dimostra una reale difficoltà economica e una concreta volontà di chiudere i conti con il fisco. Per i debiti di importo superiore a 50.000 euro, inoltre, si valuterebbe l’introduzione di un anticipo obbligatorio pari al 5 per cento dell’importo dovuto, così da garantire maggiore serietà nell’adesione.

Il piano di rateizzazione potrebbe diventare più lungo e flessibile. Si discute infatti di una durata fino a dieci anni, con un massimo di 120 rate mensili, una soluzione che permetterebbe di diluire meglio il carico economico nel tempo. A differenza del passato, quando le prime due rate erano particolarmente pesanti e rappresentavano complessivamente il 20 per cento del debito, la nuova formula dovrebbe distribuire gli importi in modo più equilibrato, evitando quell’ostacolo iniziale che spesso scoraggiava i contribuenti. La flessibilità riguarderebbe anche i ritardi: si ipotizzerebbe la possibilità di saltare fino a otto rate non consecutive senza decadere dai benefici della rottamazione.

Un’altra misura allo studio sarebbe lo stralcio dei debiti minori. Potrebbe essere introdotta infatti la cancellazione automatica delle cartelle sotto una certa soglia, che si ipotizza fissata a mille euro, o comunque una forma di saldo e stralcio semplificato. Anche questo intervento avrebbe come obiettivo la riduzione del cosiddetto “magazzino fiscale”, alleggerendo la mole di cartelle di scarso rilievo che intasano il sistema della riscossione.

Restano ancora molti nodi da sciogliere. Il primo riguarderebbe le coperture finanziarie ossia un piano più lungo e flessibile rischierebbe di ridurre gli incassi immediati per lo Stato e sarà quindi necessario bilanciare sostenibilità e risorse disponibili. Non sarebbe stata ancora definita con precisione la soglia per lo stralcio delle cartelle di piccolo importo e rimangono in sospeso le regole di un eventuale accesso per chi è decaduto dalle edizioni precedenti, se non escluso a priori, che potrebbe essere chiamato a saldare parte delle vecchie rate prima di aderire alla nuova definizione.

L’obiettivo complessivo della Rottamazione Quinquies rimarrebbe, comunque, quello di incentivare un’adesione reale e concreta, evitando che la misura diventi un meccanismo sistematico di rinvio dei debiti, e garantendo al tempo stesso un miglioramento dell’efficienza del sistema di riscossione. In questo modo il Governo punterebbe a ridurre il numero di cartelle inevase e a favorire un rapporto più equilibrato tra fisco e contribuenti.

Si rimane, dunque, in attesa della pubblicazione della norma definitiva e dei relativi documenti di prassi.

  • Data inserimento: 19.09.25
  • Inserito in:: FISCO
  • Notizia n.: 6880