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AUTORIPARATORI: Problematiche settore revisioni - Aggiornamenti azione sindacale

Incontro 14 aprile 2023 con Direttore Generale Motorizzazione su modifiche Articolo 80 Codice della Strada - Revisioni veicoli pesanti (ambito attori dell'offerta).

Facciamo seguito alle precedenti informative di pari argomento, per aggiornarVi sugli sviluppi dell'azione svolta a livello istituzionale.

A seguito delle nostre reiterate sollecitazioni, in data 14 aprile u.s. siamo stati ricevuti dal Direttore Generale Motorizzazione Ing. Pasquale D'Anzi sul tema delle revisioni dei mezzi pesanti (modifiche Codice della Strada, Articolo 80, comma 8), per quanto concerne l'ambito degli attori dell'offerta.
L'incontro è stato molto proficuo in quanto sono stati forniti importanti, positivi riscontri rispetto alle problematiche che avevamo posto all'attenzione del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, nella direzione sollecitata dalla Categoria.

Nella riunione è stata prospettata la linea di azione che sta seguendo il MIMS per completare il quadro attuativo della norma sull'affidamento delle revisioni dei veicoli pesanti alle officine private (previsto dalla Legge 145/2018 e perfezionato dal DL Infrastrutture e Trasporti 121/2021) e varare il nuovo modello operativo di esternalizzazione del servizio, attraverso una fase propedeutica ibrida, di progressiva evoluzione delle officine operanti in regime di Legge 870/86.
Questi i punti chiave affrontati e le anticipazioni fornite dal Ministero.

- Al fine di mitigare l'impatto sui centri di controllo e venire incontro alle sollecitazioni del settore, saranno apportati alleggerimenti all'impianto che era stato previsto dal MIMS per ottemperare alla normativa (decreto n. 446 del 15 novembre 2021 e successivo decreto dirigenziale del 15 febbraio 2022), ma resta ferma la logica rigorosa del modello improntato all'efficacia e all'efficienza dei controlli a garanzia della sicurezza stradale, tenuto conto della complessità e delicatezza dell'ambito delle revisioni dei veicoli pesanti. A tale proposito è stata evidenziata dal Direttore Generale l'incidenza fondamentale del servizio revisioni ai fini della sicurezza del parco veicolare e degli utenti.

- Il modello regolatorio di revisione dei veicoli pesanti in fase di messa a punto non è in alcun modo sovrapponibile a quello previsto per i veicoli leggeri. Centro di controllo e ispettori devono essere due soggetti diversi. E' stato rimarcato che si tratta di un punto imprescindibile non emendabile, una conditio sin qua non ai fini della terzietà/imparzialità della revisione, per cui deve essere evitata qualsiasi forma di interferenza tra l'ispettore incaricato per la specifica seduta e il centro di controllo. Questo disaccoppiamento delle figure viene previsto nell'interesse collettivo come unica strada imprescindibile per garantire l'indipendenza della revisione che non può essere condizionata da un mercato polarizzato (come nel caso, per esempio, delle grandi flotte).

- Il percorso per facilitare la transizione dei "centri 870" al nuovo modello, si fonda sui seguenti punti cardine:
- regole tecniche precise su come devono essere strutturati i centri di controllo che operano sui veicoli pesanti, cercando un equilibrio tra requisiti qualitativi/quantitativi;
- tariffa che l'autotrasportatore dovrà corrispondere per remunerare il centro di
controllo.
I due ambiti "REGOLE" E "TARIFFA" saranno oggetto di appositi decreti a cui sta lavorando il Ministero, secondo modalità e tempistiche idonee a consentire alle imprese di ponderare la scelta e programmare gli investimenti necessari per operare in conformità. Per quanto concerne la tariffa, il decreto sarà adottato di concerto con il Ministero Economia e Finanze, anche in considerazione delle delicate implicazioni sulle dinamiche del mercato. La tariffa della revisione veicoli pesanti dovrebbe prevedere una misura unificata sia per la Motorizzazione sia per gli ispettori dei centri di controllo (a parte la differenza di euro 10,20 dovuta per i diritti pratiche automobilistiche c.c. 9001).

- L'Amministrazione non entra nel merito del rapporto di lavoro che intrattiene l'ispettore con il centro di controllo, poiché l'ambito della contrattualistica non è di sua competenza. L'attività dell'ispettore autorizzato (di cui al modulo C) che si rende disponibile ad eseguire le sedute di revisione dei mezzi pesanti su chiamata della Motorizzazione, deve trovare la compatibilità rispetto al rapporto di lavoro dallo stesso intrattenuto con il centro di controllo dove opera, con il consenso quindi del datore di lavoro.

- Per quanto concerne i requisiti di idoneità richiesti ai centri di controllo, saranno rivisti e alleggeriti alcuni parametri (metratura superficie complessiva, piazzale, etc.) come da noi richiesto. Anche per quanto concerne i requisiti ISO sarà prevista una semplificazione (probabilmente attraverso la norma ISO 90001).

- Sempre nella logica del massimo efficientamento del servizio, l'assenza del mezzo, senza preavviso, alla seduta di revisione prenotata e autorizzata comporta comunque l'addebito del costo all'autotrasportatore, in quanto crea disfunzionalità e oneri per il sistema e pregiudica l'accesso agli slot per altri utenti.

- A regime, sarà disponibile una piattaforma informatizzata per gestire (con o senza intermediazione di Agenzie) il servizio revisioni sui mezzi pesanti con un sistema automatico di matching tra domanda e offerta, in grado di contemperare e soddisfare in modo funzionale ed efficace le esigenze dei settori direttamente coinvolti dell'autotrasporto e dell'autoriparazione.

- Il Ministero eserciterà un'azione di vigilanza, quale elemento basilare del nuovo modello, attraverso l'invio di propri incaricati presso i centri di controllo per garantire che il servizio sia erogato conformemente alle prescrizioni di legge, sempre a tutela degli utenti e della circolazione stradale.

Nel corso dell'incontro abbiamo espresso il nostro apprezzamento per il recepimento da parte del Ministero dei principi fondamentali da noi sollecitati che riconoscono la validità dell'attuale assetto delle revisioni affidate ai centri di controllo e il qualificato contributo del settore, a supporto dell'Amministrazione per il miglioramento dei livelli di sicurezza stradale. Particolarmente positive e importanti - abbiamo evidenziato – le rassicurazioni sul fatto che il modello regolatorio delle revisioni dei veicoli pesanti non va a creare alcuna interferenza (motivo per noi di forte preoccupazione) sul sistema dei veicoli leggeri che purtroppo, per ora, rimane confermato nel suo assetto consolidato. Avevamo infatti chiesto di reintrodurre il cosiddetto "sostituto" del responsabile tecnico, figura non più prevista dalla nuova normativa, proponendo di "trasformarlo" anch'esso in Ispettore di centro di controllo previa la dimostrazione del possesso della qualifica di "sostituto" da almeno 5 anni alla data della richiesta di riconoscimento. Avevamo altresì richiesto una modifica normativa che permetta l'accesso al corso per diventare ispettore, anche a chi possieda i requisiti dell'attività di meccatronica, gommista e carrozziere da un periodo ragionevolmente lungo, che abbiamo ritenuto possa essere quantificato in 5 anni di attività. Per ora, come detto, non ci pare esserci apertura da parte del Ministero ma, come Confartigianato, continueremo a sostenere con forza tali richieste.

Inoltre, abbiamo rappresentato la necessità di favorire un progressivo adeguamento alle nuove prescrizioni normative e venire incontro alle esigenze operative dei centri, formulando le seguenti richieste:
- proroga di due anni della scadenza di novembre 2023 prevista dal DM MIMS 446/21, per consentire la continuità dell'attività in regime di Legge 870/86;
- privilegiare la modalità FAD per la formazione di aggiornamento degli ispettori nella misura dell'80%, limitando quella in presenza al 20%.

Abbiamo, infine, sottolineato l'importanza del prosieguo di un confronto costruttivo e costante con il Ministero per l'adozione di soluzioni condivise con la Categoria, richiedendo di poter prendere visione, prima del varo definitivo, dello schema dei Decreti a cui sta lavorando il MIMS, in primis del Decreto "Regole".

Per quanto concerne la richiesta di proroga, il Direttore Generale Motorizzazione ci ha assicurato che il Ministero sta già operando in tal senso. Nel Decreto "Regole" in via di emanazione, probabilmente a firma del Ministro, che definirà i nuovi parametri del sistema, sarà anche contenuta una norma che stabilirà che le officine 870 potranno operare per i 18 mesi successivi all'adozione del Decreto "Tariffa".
Per quanto riguarda il corso di aggiornamento, l'Ing. D'Anzi ha precisato che si tratta di un driver non di competenza dell'Amministrazione, che le modalità di erogazione della formazione 50% in presenza 50% in FAD sono stabilite dalle Linee Guida adottate dalla Conferenza Stato Regioni e a breve dovrebbe essere emanato un apposito Addendum per il recepimento di tali indicazioni all'interno dell'Accordo del 19 aprile 2019 sullo standard formativo per l'ispettore delle revisioni dei veicoli. Il Direttore Generale comunque ha raccolto la nostra sollecitazione, riservandosi di verificare la percorribilità di tale soluzione.

Infine, riguardo al nuovo pronunciamento, di dicembre 2022, dell'Autorità per la Concorrenza e Il Mercato sull'abolizione della tariffa revisioni, il Direttore Generale ci ha confermato che il Ministero in risposta all'AGCM, recependo le nostre sollecitazioni, ha riconfermato la posizione a favore del mantenimento della tariffa e questo dovrebbe chiudere il caso.

Vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi del confronto con il Ministero e con l'occasione porgiamo distinti saluti.

  • Data inserimento: 21.04.23