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Studi di settore: in arrivo nel cassetto fiscale le comunicazioni di anomalie riscontrate sui dati degli studi di settore nel triennio 2014-2016

L’Agenzia delle entrate ha individuato 69 tipologie di anomalia per consentire ai soggetti interessati di fornire giustificazioni o di ravvedersi in caso di errore

Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia 18 giugno 2018, prot. n. 121001/2018, l’Agenzia delle Entrate ha individuato, per il triennio 2014-2015-2016, le tipologie di anomalia nei dati relativi agli studi di settore da comunicare ai soggetti interessati mediante pubblicazione nel proprio “Cassetto Fiscale”, consultabile accedendo al sito internet della medesima Agenzia. Tali comunicazioni di anomalie sono trasmesse dall’Agenzia delle Entrate, via Entratel, all’intermediario, se il contribuente, per il periodo di imposta 2016, ha effettuato questa scelta al momento della presentazione di REDDITI 2017 e se tale intermediario ha accettato di riceverle nella medesima dichiarazione. Nel caso in cui il contribuente non abbia delegato l’intermediario a ricevere le comunicazioni di anomalie, l’Agenzia delle entrate comunica agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata – attivati dai contribuenti – che la sezione degli studi di settore del “Cassetto fiscale” è stata aggiornata. Inoltre, per i contribuenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate viene visualizzato un avviso personalizzato nell’area autenticata e inviato, ai riferimenti dallo stesso indicati, un messaggio di posta elettronica e/o tramite Short Message Service, con cui è data comunicazione che la sezione degli studi di settore del “Cassetto fiscale” è stata aggiornata con l’invio delle citate comunicazioni di anomalie. Una volta letta la comunicazione, il contribuente potrà verificare la propria situazione e scegliere se fornire giustificazioni o ravvedersi. Nel primo caso potrà fornire chiarimenti e precisazioni tramite una specifica procedura informatica resa disponibile dall’Agenzia delle entrate – Triennio 2014-2016 – la cui pubblicazione è prevista a giugno 2018, nella sezione “Studi di settore” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it. Nel secondo caso è possibile regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi tramite l’istituto del ravvedimento operoso (art. 13, Dlgs. n. 472/1997), beneficiando così delle diverse riduzioni delle sanzioni previste a seconda della tempestività delle correzioni.

  • Data inserimento: 25.06.18