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InformaImpresa
Venerdì
10
gennaio
2014
dano ad aderire ai consorzi e a versare le somme a
essi dovute si applicano inoltre le sanzioni previste
dall’articolo 261.
10. Sono a carico dei produttori e degli utilizzatori:
a) i costi per il ritiro degli imballaggi usati e la raccol-
ta dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari;
b) il corrispettivo per i maggiori oneri relativi alla rac-
colta differenziata dei rifiuti di imballaggio confe-
riti al servizio pubblico per i quali l’autorità d’ambi-
to richiede al Consorzio nazionale imballaggi o per
esso ai soggetti di cui al comma 3 di procedere al
ritiro;
c) i costi per il riutilizzo degli imballaggi usati;
d) i costi per il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di im-
ballaggio;
e) i costi per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio
secondari e terziari.
11. La restituzione di imballaggi usati o di rifiuti di im-
ballaggio, ivi compreso il conferimento di rifiuti in
raccolta differenziata, non deve comportare oneri
economici per il consumatore
Decreto legislativo 03/04/2006, n. 152
Articolo 261 - Imballaggi
1. I produttori e gli utilizzatori che non adempiano
all’obbligo di raccolta di cui all’articolo 221, comma
2, o non adottino, in alternativa, sistemi gestionali
ai sensi del medesimo articolo 221, comma 3, let-
tere a) e c), sono puniti con la sanzione amministra-
tiva pecuniaria da 10.000 a 60.000 euro, fatto co-
munque salvo l’obbligo di corrispondere i contributi
pregressi.
Per approfondimenti consultare il file:
- Download Conai - Guida versione sintetica - ottobre
2013.pdf
alla notizia 1257 su
ambiente
4 Criteri Ambientali Minimi per gli “appalti
verdi” nelle pubbliche amministrazioni.
Sempre più le amministrazioni pubbliche promuove-
ranno gare d’appalto verdi. l’Italia è dotata di un pro-
prio Piano d’Azione Nazionale cui fare riferimento. So-
no già stati emanati decreti ministeriali per alcuni pro-
dotti o servizi
Il Piano d’Azione Nazionale rinvia ad appositi decreti
emanati dal Ministero dell’ambiente, l’individuazione
di una serie di criteri ambientali minimi per gli acquisti
relativi a ciascuna delle categorie di seguito riportate:
1. arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per
sale archiviazione e sale lettura);
2. edilizia (costruzione e ristrutturazioni di edifici con
particolare attenzione ai materiali da costruzione,
costruzione e manutenzione delle strade);
3. gestione dei rifiuti;
4. servizi urbani e al territorio (gestione del verde
pubblico, arredo urbano)
5. servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e
raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica
e segnaletica luminosa)
6. elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche
d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di
telecomunicazione);
7. prodotti tessili e calzature;
8. cancelleria (carta e materiali di consumo);
9. ristorazione (servizio mensa e forniture alimenti);
10. servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e
materiali per l’igiene);
11. trasporti (mezzi e servizi di trasporto, sistemi di mo-
bilità sostenibile).
I documenti “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM”, adotta-
ti con Decreto Ministeriale, riportano delle indicazioni
generali volte ad indirizzare l’ente verso una razionaliz-
zazione dei consumi e degli acquisti e forniscono delle
“considerazioni ambientali” propriamente dette, colle-
gate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto
dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecni-
che premianti collegati alla modalità di aggiudicazione
all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni
di esecuzione dell’appalto), volte a qualificare ambien-
talmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’in-
tero ciclo di vita del servizio/prodotto.
I “Criteri Ambientalmente Minimi” sono individuati fra
i criteri ambientali in vigore relativi alle etichette di
qualità ecologica ufficiali già presenti sul mercato o fra
altre fonti informative esistenti (per esempio le norma-
tive che impongono determinati standard ambientali
quali le misure adottate nell’ambito della Direttiva ERP
(Energy Related Products) relativa all’istituzione di un
quadro per l’elaborazione di specifiche per la progetta-
zione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia
e alle indicazioni che provengono dalle parti interessa-
te dell’industria come le associazioni di categoria.
La struttura e la procedura di definizione dei CAM con-
sente di facilitare al massimo il compito delle stazioni
appaltanti che vogliono adottare o implementare pra-
tiche di GPP ed essere in linea con i principi dei PAN.
Con un semplice copia incolla infatti, possono trasferire
nei propri capitolati le caratteristiche ambientale utili
a classificare come “verde” la fornitura o l’affidamento
cui si riferiscono e i relativi mezzi di prova per verifi-
care la conformità delle offerte prevenute ai requisiti
ambientali richiesti. L’insieme dei criteri ambientali che
vengono individuati, danno un quadro di riferimento
utile alle stazioni appaltanti che, nel definire le speci-
fiche tecniche di un capitolato d’oneri, così come recita
la relativa disposizione normativa del codice dei con-
tratti pubblici, sono obbligate “Ogniqualvolta sia possi-
bile, a definirle in modo da tenere conto criteri di ac-
cessibilità per i soggetti disabili, di una progettazione
adeguata per tutti gli utenti, della tutela ambientale”.
Inoltre fornisce indicazioni utili al mercato, che verrà
gradualmente portato ad inalzare il livello della qua-
lità ambientale dei prodotti e dei processi in linea con
i trend normativi e di domanda sempre più attenta alla
qualità ambientale.
Si sottolinea inoltre che i criteri individuati dal Piano
d’Azione Italiano sono redatti partendo dallo schema di
criteri proposti dalla Commissione europea nel toolkit
europeo. Attraverso il lavoro svolto i criteri proposti da
livello europeo vengono adottati ed integrati per ren-
derli più facimente applicabili nel contesto nazionale.
Criteri adottati
* Con Decreto 04/04/2013 (G.U. n. 102 del 03/05/13)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi, per
l’acquisto di carta per copia e carta grafica – aggior-
namento 2013
* Con Decreto 06/06/2012 (G.U. n. 159 del 10/07/12)
è stata emanata la guida per l’integrazione degli
aspetti sociali negli appalti pubblici
* Con Decreto 24/05/2012 (G.U. n. 142 del 20/06/12)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
l’affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura
di prodotti per l’igiene
* Con Decreto 08/05/2012 (G.U. n. 129 del 05/06/12)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
l’acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su stra-
da
Nota interpretativa al DM 08/05/2012
Poiché sono state segnalate interpretazioni non esatte, da
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