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Approvo

Emergenza epidemiologica da COVID-19 – Primi indirizzi operativi della Regione del Veneto per impianti in AIA e AUA

In attesa di eventuali ulteriori provvedimenti dello Stato

La Regione del Veneto, Area Tutela e Sviluppo del Territorio, ha diffuso la Circolare 1 aprile 2020 n.1417481 a mezzo della quale fornisce alcuni chiarimenti operativi agli impianti soggetti alla disciplina dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) e dell’A.U.A. (Autorizzazione Unica Ambientale) in questo periodo di emergenza sanitaria da virus COVID-19.

Questi impianti operano sulla base di una o più autorizzazioni che solitamente contengono delle prescrizioni riguardanti una serie di monitoraggi e controlli delle attrezzature; questi controlli sono finalizzati a garantirne il corretto funzionamento e le ordinarie condizioni di esercizio, che il gestore deve attuare provvedendo alla regolare manutenzione.

La Circolare prende in esame impianti per i quali è consentito proseguire l’attività ed anche impianti con attività sospese ed in particolare:

  • impianti interessati alla sospensione dell’attività - se l’attività ricade in questo caso, la sospensione temporanea si riflette anche su controlli e/o monitoraggi ambientali legati all’esercizio dell’attività
  •  impianti cui è consentita la prosecuzione dell’attività - essendo attività in cui è consentita la prosecuzione, dovrà essere continuata anche l’attività di controllo e/o monitoraggio ambientale, a meno che non si verifichino condizioni di non poterle espletare con personale addetto (interno e/o esterno) per difficoltà riconducibili all’emergenza sanitaria (ad esempio spostamento nel territorio, riduzione dell’organico, …)
  •  impianti afferenti ad attività di pubblico interesse che, come tali, non possono essere interrotte (attività interessate alla gestione dei rifiuti)

Nel caso vi siano delle circostanze che impediscano all’azienda il rispetto della tempistica prevista dall’autorizzazione, il gestore ne dà tempestiva comunicazione all’Autorità competente, prima della scadenza.

Dal momento che verranno meno le circostanze collegate all’emergenza COVID-19 il gestore dovrà poi trasmettere quanto richiesto entro un termine che oggi viene fissato, a seconda dei casi in 30 o 60 giorni.

Eventuali comportamenti dolosi non immediatamente accertati, potranno essere contestati e segnalati all’Autorità giudiziaria anche se verificati/accertati in momenti successivi.

Per eventuali chiarimenti rivolgersi al Settore Ambiente e Certificazioni allo 0444/168359