TRASPORTO PERSONE: Mancano 2,3 miliardi di euro di ricavi rispetto i livelli pre-crisi.

Con la Moda, il settore con maggiore ritardo nella ripresa

La nostra economia è in ripresa, trainata dalle costruzioni e dai settori della digital economy che nei primi nove mesi del 2021 segnano un aumento del volume del valore aggiunto rispetto ai livelli pre crisi, rispettivamente, del +10,7% del +5,7%. Il recupero è frenato dal calo del 4,9% nei servizi, con il maggiore ritardo (-9,8%) nel commercio, trasporto e alloggio.
La caduta della mobilità dovuta alle restrizioni per contrastare l'epidemia da Covid-19 ha impattato fortemente sui trasporti. Mentre la ripresa dell'economia, il recupero della manifattura e la crescita delle vendite dell'e-commerce hanno attutito l'impatto della crisi sul trasporto merci, permangono forti criticità nel settore del trasporto persone.
Le principali tendenze del settore sono state anticipate nel corso dell'ultimo Consiglio Direttivo Regionale di Confartigianato Auto-Bus Operator.
L'analisi dei dati sulla struttura imprenditoriale delinea il settore del trasporto persone composto da 29 mila imprese e con 80 mila addetti, nel perimetro delle attività di trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente e di autobus turistici e scuolabus.
Nel 2021 si stima, sulla base dei risultati della survey condotta dall'Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia a settembre 2021, per le imprese del trasporto persone una caduta dei ricavi del 21,8%. Si tratta del settore che, con la moda, registra il ritardo più accentuato del recupero successivo alla recessione causata dal Covid-19. In valore assoluto, nel settore del trasporto persone i ricavi del 2021 sono inferiori di 2.284 milioni di euro rispetto al livello pre-crisi.
Al 21 gennaio 2022 l'indicatore degli spostamenti relativi agli hub di trasporto – tra i quali, stazioni ferroviarie, della metropolitana, dei taxi e degli autobus, porti – basato sui dati di mobilità di Google registra una diminuzione del 31,7% rispetto ai livelli pre-pandemia.


Indice Google Mobility per hub di trasporto: confronto 2021 fino al 22 gennaio rispetto anno prima 21 feb. 2020
(inizio rilevazioni) - 22 gen. 2021 e 1 gen. 2021-22 gen. 2022.
Media mobile a 7 giorni della var. % rispetto alla baseline*
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Google

 

 

Per quanto riguarda il traffico aereo e ferroviario, i passeggeri movimentati dal trasporto aereo nei primi nove mesi del 2021 sono crollati del 65,6% rispetto allo stesso periodo del 2019 e i viaggiatori che vanno in treno negli ultimi quattro trimestri – anno mobile tra il secondo trimestre 2020 ed il primo trimestre 2021 – sono inferiori del 63,1% rispetto al 2019.
Sul comparto del trasporto persone pesa il ritardo del ritorno alla normalità dei flussi turistici. Nei primi dieci mesi del 2021 si registra una perdita di 53 milioni di arrivi turistici (-45,0%) e di 150 milioni di presenze (-37,2%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Particolarmente critica la situazione del turismo straniero – che nel nostro Paese ha un peso superiore rispetto alla media Ue – i cui arrivi sono il calo del 62,2% nel periodo in esame, e le cui presenze risultano più che dimezzate (-54,5%). In chiave territoriale, nei primi nove mesi del 2021 sono lontane dai livelli pre-crisi le presenze turistiche di Lazio (73,8%), Campania (-60,1%), Valle d'Aosta (-54,0%) e Lombardia (-47,6%), quattro regioni che insieme concentrano il 24,1% delle presenze nazionali. Il Veneto tiene un po' meglio ma registra comunque un calo del -29,9%.


Dinamica delle presenze negli esercizi ricettivi rispetto al pre-crisi nelle regioni
Primi 9 mesi del 2021. Variazione percentuale su stesso periodo del 2019 –
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

L'analisi dei flussi turistici delle grandi città – 12 comuni italiani con più di 250mila abitanti che nel 2019 concentravano circa un quinto delle presenze e in cui è maggiore la domanda di servizi di mobilità delle persone – evidenzia che nei primi nove mesi del 2021 le presenze turistiche sono inferiori del 71,0% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Nei primi nove mesi del 2021 il fatturato dei servizi segna un -1,1% rispetto lo stesso periodo del 2019, appesantito dal calo del 36,2% dei ricavi nei settori di turismo, alloggio e ristorazione, composizione di un calo del 72,3% per agenzie di viaggio e tour operator, di un calo del 35,8% alloggio e di una diminuzione del 28,2% per la ristorazione.
Dopo il forte calo nel 2020 dei pernottamenti per viaggi di lavoro (-67,5%), nei primi nove mesi del 2021 i viaggi di lavoro non recuperano, attestandosi sugli stessi livelli del 2020, con un persistente ritardo delle riunioni d'affari (-46,5% rispetto al 2020), mentre rimbalzano le attività di rappresentanza, vendita e installazione (+67% nell'anno), ma rimanendo su livelli dimezzati rispetto al 2019.
Sul calo della domanda per i servizi di trasporto persone ha drammaticamente pesato anche la rarefazione della didattica scolastica in presenza e la sospensione diffusa dei viaggi di istruzione, fenomeni che hanno fatto crollare gli spostamenti non solo degli studenti ma anche del corpo docente ed amministrativo e limitato anche quelli dei lavoratori impegnati nella manutenzione e pulizia dei luoghi di istruzione.

 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti resta a disposizione il responsabile provinciale di categoria, Maurizio Petris, 0444/168432, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • Data inserimento: 03.02.22