Il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment), disciplinato dall’art.17ter, DPR 633/72, prevede che, in ordine agli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni (per i quali queste non siano debitori d’imposta, ossia per le operazioni non assoggettate al regime di inversione contabile), l’IVA addebitata dal fornitore nelle relative fatture deve essere versata dall’amministrazione acquirente direttamente all’Erario in luogo del versamento al fornitore stesso, scindendo, di fatto, il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.
Il meccanismo dello split payment era in scadenza a giugno 2023 (Decisione 24.7.2020 n. 2020/1105), tuttavia l’Italia ha ottenuto il benestare dall’Unione Europea per la proroga alla sua applicazione. Con la pubblicazione della decisione 25.7.2023 n. 2023/1552, il Consiglio UE ha autorizzato l’Italia all’applicazione dello Split Payment fino al 30 giugno 2026, pertanto, almeno fino a quella data il meccanismo continuerà ad applicarsi alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall’articolo 17-ter del DPR 633/72.
N O T A B E N E
Evidenziamo che, con riferimento alle operazioni effettuate a favore delle Società quotate nell’indice FTSE MIB e identificate ai fini Iva, lo Split Payment è applicabile fino al 30.6.2025.
Al fine di emettere correttamente le fatture soggette a tale meccanismo è tuttavia necessario consultare gli elenchi che di anno in anno vengono pubblicati e che riepilogano quali soggetti, appartenenti alla pubblica amministrazione o derivati da essa, hanno le caratteristiche necessarie a ricevere fatture ex art. 17ter.
In ottemperanza alla legge in vigore sono stati resi noti gli elenchi dei soggetti per l'anno 2026.
Ciò comporta che al momento della fatturazione i cedenti/committenti dovranno accertarsi di dover o meno applicare la scissione dei pagamenti.
A tal fine, sono stati pubblicati gli elenchi nel sito internet del Dipartimento delle Finanze che individuano le società, le fondazioni e gli enti nei cui confronti si applica il meccanismo dello split payment per l’anno 2026.
Gli elenchi risultano aggiornati alla data del 20 ottobre 2025 nel rispetto della vigente normativa che richiede la pubblicazione entro il 20 ottobre di ciascun anno con effetti a valere per l’anno successivo.
Vi proponiamo il link per consultare gli elenchi pubblicati nel sito del Dipartimento delle Finanze:
https://www1.finanze.gov.it/finanze/split_payment/public/#/#testata
Nel sito è presente un’utile funzione che permette, mediante inserimento del codice fiscale del committente, di individuare velocemente l’applicabilità dello split payment e a quale “categoria” di soggetti fa parte il committente.
A T T E N Z I O N E
Nonostante il dettato normativo preveda dall’1.7.2025 l’esclusione dall’applicazione dello split payment per le società quotate nell’indice FTSE MIB, il controllo deve comunque essere eseguito in quanto, tali soggetti, potrebbero essere inseriti in altri elenchi; tale inclusione obbligherebbe comunque il contribuente all’applicazione dello split payment.
Riprendendo l’elenco dei soggetti economici quotati nell’indice FTSE MIB e identificati ai fini Iva, proponiamo alcuni esempi di soggetti che sono inseriti anche in altri elenchi: