Linee guida INAIL per la gestione del rischio da temperature elevate

Alleghiamo alla comunicazione le recenti Linee-Guida INAIL per la gestione del rischio di esposizione al caldo nei luoghi di lavoro; vero e proprio decalogo, dedicato a lavoratori, datori di lavoro e figure aziendali della salute e sicurezza, per prevenire le patologie da calore con raccomandazioni mirate per intervenire in maniera efficace.
Il documento si apre con la descrizione delle patologie da calore, tra le quali rientrano i crampi, la dermatite da sudore, gli squilibri idrominerali fino al colpo di calore, che può comportare aritmie cardiache e l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°. Compito del datore di lavoro è quello di  individuare procedure specifiche per attuare le misure più efficaci, a partire dalla scelta di una persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo. Fondamentale è la formazione dei lavoratori, e, tra le strategie, è importante considerare l’importanza dell’idratazione, di un abbigliamento adeguato, della riorganizzazione dei turni di lavoro e della possibilità di accedere ad aree ombreggiate durante le pause.
Una sezione del testo è dedicata alle patologie croniche che aumentano il rischio di effetti avversi del caldo, sia nei lavoratori, sia nella popolazione generale. Tra queste, le malattie della tiroide, l’obesità, l’asma e la bronchite cronica, il diabete e le patologie cardiovascolari. La sezione include le indicazioni da seguire per prevenire ogni rischio ed evitare conseguenze negative sulla salute.

L’Ispettorato del Lavoro in una recente nota ricorda che in caso di temperature eccezionalmente elevate (superiori a 35°), che rendono difficile lo svolgimento di lavorazioni in luoghi esposti al sole, le imprese hanno titolo per richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) per meteo avverso, come a suo tempo precisato dall’INPS con il messaggio n. 1856 del 3 maggio 2017.

 

  • Data inserimento: 22.07.22