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Nella sostanza la delibera detta indirizzi per la corretta applicazione dei codici CER, e cesserà di essere effcace a decorrere dalla data di entrata in vigore di uno speci-fco provvedimento statale o regionali in materia. Si possono vedere quali sono i codici CER attribuiti ai singoli rifuti per la lavorazione della pelle consultando la tabella alla notizia 326 su www.informaimpresa.it

Nella sostanza la delibera detta indirizzi per la corretta applicazione dei codici CER, e cesserà di essere effcace a decorrere dalla data di entrata in vigore di uno speci-fco provvedimento statale o regionali in materia. Si possono vedere quali sono i codici CER attribuiti ai singoli rifuti per la lavorazione del legno consultando la tabella alla notizia 327 su www.informaimpresa.it

Si riprende la delibera n. 164 del 21/04/2009, della Giunta dell’Amministrazione provinciale di Vicenza, re-lativa alla defnizione di alcune linee guida per la cor-retta attribuzione dei codici CER per i rifuti prodotti dall’attività delle lavorazioni meccaniche su metalli. Nella sostanza la delibera detta indirizzi per la corretta applicazione dei codici CER, e cesserà di essere effcace a decorrere dalla data di entrata in vigore di uno speci-fco provvedimento statale o regionali in materia. Si possono vedere quali sono i codici CER attribuiti ai singoli rifuti per le lavorazioni meccaniche su metalli consultando la tabella alla notizia 328 su www.infor-maimpresa.it

Nella sostanza la delibera detta indirizzi per la corretta applicazione dei codici CER, e cesserà di essere effcace a decorrere dalla data di entrata in vigore di uno speci-fco provvedimento statale o regionali in materia. Si possono vedere quali sono i codici CER attribuiti ai singoli rifuti per le lavorazioni edili consultando la ta-bella alla notizia 329 su www.informaimpresa.it

Pubblicato il decreto legge 13/05/2011, n. 70, coordi-nato con la legge di conversione 12/07/2011, n. 106 recante “semestre europeo – prime disposizioni urgenti per l’economia”, istituisce l’agenzia nazionale per l’ac-qua

Al fne di garantire l’osservanza dei principi contenuti nel Dlgs 03/04/2006, n. 152, in tema di gestione delle risorse idriche e di organizzazione del servizio idrico, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse de-gli utenti, alla regolare determinazione e adeguamen-to delle tariffe, nonché alla promozione dell’effcienza, dell’economicità e della trasparenza nella gestione dei servizi idrici, è istituita, l’Agenzia nazionale per la rego-lazione e la vigilanza in materia di acqua.

- defnisce i livelli minimi di qualità del servizio e vigila sulle modalità della sua erogazione, esercitando, allo scopo, poteri di acquisizione di documenti, accesso e ispezione, irrogando, in caso di inosservanza, in tut-to o in parte, provvedimenti, sanzioni amministrative pecuniarie non inferiori ad euro 50.000 e non supe-riori a euro 10 milioni e, in caso di reiterazione delle violazioni, qualora ciò non comprometta la fruibilità del servizio da parte degli utenti, proponendo al sog-getto affdante la sospensione o la decadenza della concessione; determina altresì obblighi di indenniz-zo automatico in favore degli utenti in caso di viola-zione dei medesimi provvedimenti

- predispone una o più convenzioni tipo relative ai rapporto fra Autorità d’Ambito e soggetti gesto-ri il servizio idrico integrato (articolo 151 del dlgs 152/2006)

- defnisce le componenti di costo per la determina-zione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell’acqua, anche in proporzione al grado di inquinamento ambientale derivante dai diversi tipi e settori di impiego e ai costi conseguenti a carico della collettività

- predispone il metodo tariffario per la determinazio-ne della tariffa del servizio idrico integrato - approva le tariffe predisposte dalle autorità compe-tenti

- esprime pareri in materia di servizio idrico integrato e tutela i diritti degli utenti anche valutando reclami, istanze e segnalazioni

E’ stata inoltre soppressa la Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche di cui all’articolo 161 del dlgs 152/2006, e tale articolo è abrogato nel-la parti incompatibili con questa recente norma.

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 952 del 05/07/2011, sono stati defniti i canoni del demanio idrico. Disposizioni per l’anno 2012

La Giunta della regione del Veneto ha deliberato che l’aggiornamento dei canoni della concessioni di deri-vazione d’acqua e per l’uso dei beni del demanio idrico, per l’anno 2012, sia pari alla percentuale del 1,55% da applicarsi ai canoni demaniali vigenti per l’anno 2011.