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L’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi dell’ener-gia elettrica e del gas per famiglie e piccole imprese in servizio di tutela nel trimestre aprile-giugno 2012, per le componenti legate ai prezzi metro cubo di gas e del chilowattora elettrico, alle tariffe di rete e agli oneri per il mantenimento in equilibrio dei sistemi. Per il gas si registra un aumento del 1,8% e per l’elettricità del 5,8%, con una maggiore spesa della famiglia tipo, ri-spettivamente di 22 euro e di 27 euro su base annua. In particolare, l’aumento del 5,8% dell’energia elettrica da aprile, non comprende l’aggiornamento per gli incenti-vi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta (la componen-te A3). L’Autorità ha ritenuto di applicare alle bollette elettriche questo ulteriore aggiornamento solo a fne aprile, a garanzia dei diritti acquisiti.

L’aggiornamento di aprile

Per l’energia elettrica , l’aumento del +5,8% in vigore da aprile, deriva sostanzialmente dagli incrementi del pe-trolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equili-brio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica. Il petrolio, è cresciuto dell’8,5% solo nell’ultimo trimestre e del 37,5% rispetto alla fne del 2010 mentre il contestuale deprezzamento dell’eu-ro ha spinto i prezzi a picchi storici fnora mai raggiunti (97,74 il 13 marzo 2012). Anche l’esigenza di interventi urgenti per la sicurezza del sistema elettrico in presen-za di una crescita esponenziale della generazione da fonti non programmabili e intermittenti, in particolare il fotovoltaico, rappresenta il 40% circa dell’aumento del 5,8%. L’Autorità è già intervenuta e sta lavorando ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l’equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non inte-gralmente trasferiti alla collettività dei consumatori.

Per il gas , l’aumento della materia prima, i cui prezzi sono ancora legati alle quotazioni del petrolio e la cre-scita degli oneri di distribuzione avrebbero comporta-to un aumento dei prezzi del 2,2%. Tuttavia, l’Autorità ha potuto contenere l’incremento all’1,8% per effetto del nuovo metodo di aggiornamento che tiene conto anche del decreto ‘cresci-Italia’, che include fra i para-metri utilizzati per determinare i corrispettivi a coper-tura dei costi della materia prima, il riferimento a una quota gradualmente crescente ai prezzi che si formano sui mercati europei. Nell’incremento sono compresi gli incentivi per la promozione dell’effcienza energetica che, dallo scorso anno, vengono sostenuti attraverso le bollette del gas.

I bonus per le famiglie disagiate

Per sostenere le famiglie in condizioni di disagio eco-nomico e i malati gravi che necessitano di apparecchia-ture elettriche salva-vita, da quest’anno è stato incre-mentato l’importo dei bonus a riduzione della spesa per l’energia elettrica e per il gas. In particolare, nel 2012, il bonus elettrico è aumentato del 12% per un importo annuo pari ad un minimo di 63 ad un massimo di 139 euro (155 euro per i malati gravi) e, per il gas, l’incremento è del 20% portando il bonus a un valore compreso fra i 35 e i 318 euro.

Energia elettrica:

l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1 Aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elet-trica sarà di 18,292 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a 494 euro così ripartiti:

- 294 euro (pari al 59,5% del totale della bolletta) per

i costi di approvvigionamento dell’energia e commer-cializzazione al dettaglio;

- 69 euro (14%) per i servizi tariffati a rete (trasmissio-ne, distribuzione e misura);

- 67 euro (13,5%) per le imposte che comprendono l’IVA e le imposte erariali (o accise);

- 64 euro (13%) per gli oneri generali di sistema, fssa-ti per legge.

Gas naturale:

l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1° aprile, i prezzi di riferimento del gas saranno di 87,92 centesimi di euro per metro cubo, con un aumen-to di 1,5 centesimi di euro, tasse incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.231 euro su ba-se annua. La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa:

- 500 euro (pari al 40,6% del totale della bolletta) per la materia prima;

- 423 euro (34,4%) per le imposte che comprendo-no le accise (17,4%) l’addizionale regionale (2,3%) e l’IVA (14,7%);

- 62 euro (5,0%) per trasporto e stoccaggio; - 147 (11,9 %) per la distribuzione;

- 99 (8,0%) per vendita al dettaglio, commercializza-zione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.

Queste condizioni di fornitura si applicano ai clienti do-mestici (condomini inclusi) ed agli altri clienti con con-sumi inferiori ai 200.000 Smc annui, non ancora passa-ti al mercato libero.

L’aggiornamento dei prezzi di riferimento del gas natura-le per le famiglie e i piccoli consumatori, si basa su indi-catori legati alle quotazioni medie sui mercati interna-zionali di petrolio, di oli combustibili e gasolio dei nove mesi precedenti, fatto salvo l’ultimo mese.

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FISCO

15 Il D.L. n. 16 del 2012, in vigore dal

2/3/2012, introduce nuove regole in materia di compensazioni del credito IVA.

Fino al 31 marzo 2012 possono essere effettuate le compensazioni dei crediti IVA secondo le vecchie re-gole. Dal 1° aprile 2012 occorrerà osservare il nuovo limite.

L’articolo 8, commi da 18 a 20, del D.L. n. 16 del 2012

introduce modifche al sistema delle compensazioni dei crediti IVA riducendo da 10.000 a 5.000 euro il limite entro il quale è possibile compensare i crediti annuali o trimestrali IVA senza obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione e utilizzo del siste-ma telematico dell’Agenzia.

Il comma 20, del citato articolo, prevede che con prov-vedimento del Direttore dell’Agenzia possono essere disciplinati i termini e le modalità attuative.

L’Agenzia delle entrate, con un comunicato stampa del 13 marzo 2012, rende noto che si applicano alle compensazioni effettuate a partire dal 1° aprile 2012 le nuove regole sull’utilizzo dei crediti Iva , introdotte dall’articolo 8, commi 18 e 19, del Dl n. 16/2012, che ha ridotto il limite, da 10.000 a 5.000 euro, per la com-pensazione “libera” dei crediti di imposta IVA annuale o relativi a periodi inferiori all’anno.

A prevederlo è un provvedimento del direttore dell’ Agenzia delle Entrate, in fase di emanazione, secondo quanto disposto dall’articolo 8, comma 20, del Decreto semplifcazioni.

Fino al 31 marzo 2012, pertanto, l’Agenzia delle en-

InformaImpresa 9 Venerdì 6 aprile 2012

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