Page 1 - Schema

This is a SEO version of Schema. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »

3)In alternativa al controllo analitico, la ditta potrà di-mostrare il rispetto dei limiti alle emissioni in atmo-sfera, mediante predisposizione di un bilancio di mas-sa fra il quantitativo di prodotti utilizzati e le emissio-ni derivanti dal loro utilizzo.

4)L’impresa dovrà tenere a disposizione dell’autorità di controllo un registro dal quale risulti la quantità, real-mente utilizzata durante l’anno solare precedente, di ogni tipo di prodotto verniciante pronto all’uso, indi-cando la percentuale di solvente organico in esso con-tenuto.

5)L’impresa dovrà rispettare le Prescrizioni generali.

c) Pulizia di superficie (sgrassaggio)

Possono aderire le aziende con attività di pulizia me-diante:

1. sgrassaggio manuale o a spruzzo; 2. sgrassaggio in vasca;

3. lavaggio in macchine a circuito chiuso. purché rispettino le seguenti condizioni:

a. L’utilizzo di prodotti non supera i 10 kg/g e le soglie di cui all’art.275 del D.Lgs.152/06 e smi.

b. Nell’esercizio delle attività non sono emesse sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte II dell’allegato I alla parte quinta del D.Lgs.152/2006 e non sono al-tresì utilizzate le sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 3 febbraio 1997 n. 52, come cancerogeni, muta-geni o tossici per la riproduzione, a causa del loro te-nore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61. c. Gli impianti di cui ai precedenti punti 1 e 2 sono dota-ti di idonei sistemi di aspirazione, con convogliamento all’esterno degli effluenti gassosi ed eventuale sistemi di abbattimento qualora necessario per il rispetto dei limiti.

d. Le macchine di lavaggio a circuito chiuso sono dotate di un sistema per l’aspirazione del solvente rilasciato dagli sfiati durante l’apertura del portello di carico e scarico, con convogliamento all’esterno.

e. Gli impianti garantiscono il rispetto dei seguenti limiti di emissione, con riferimento all’Allegato I della Parte Quinta del D.Lgs.152/06 e smi:

Inquinante Flusso di massa Concentrazione

COV Tabella D – Parte II Tabella D – Parte II

I limiti di concentrazione non vanno verificati per gli im-pianti di cui al punto d)

Prescrizioni specifiche da rispettare nell’esercizio dell’at-tività:

1) I limiti sopra indicati dovranno essere controllati, da parte dell’azienda interessata, con cadenza triennale. 2) Per le imprese che utilizzano una quota di solven-te inferiore a 3 Kg/giorno i limiti si ritengono rispettati in via generale e non risulta necessario alcun controllo analitico.

3) In alternativa al controllo analitico la ditta potrà di-mostrare il rispetto dei limiti alle emissioni in atmosfera mediante predisposizione di un bilancio di massa fra il quantitativo di prodotti utilizzati e le emissioni derivanti dal loro utilizzo.

4) L’impresa dovrà tenere a disposizione dell’autorità di controllo un registro dal quale risulti la quantità, re-almente utilizzata durante l’anno solare precedente, di ogni tipo di prodotto pronto all’uso, indicando la percen-tuale di solvente organico in esso contenuto. 5) L’impresa dovrà rispettare le Prescrizioni generali.

d) Anodizzazione, galvanotecnica, fosfatazione

Possono aderire all’autorizzazione generale le aziende dotate di impianti per le seguenti attività:

1) decapaggio: chimico ed elettrochimico 2) fosfatazione 3) argentatura 4) doratura 5) ramatura 6) ottonatura 7) bronzatura

8) stagnatura per elettrodeposizione 9) zincatura per elettrodeposizione 10)ossidazione anodica 11)elettrodeposizione di ferro 12)brunitura 13)elettropulitura

14)brillantatura elettrochimica 15)smatallizzazione

16) lavaggio e neutralizzazione

17)asciugatura o essiccazione, preparazione delle pa-ste;

purché rispettino le seguenti condizioni:

a) Nell’esercizio delle attività non sono emesse sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte II dell’allegato I alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006 e non sono al-tresì utilizzate le sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 3 febbraio 1997 n. 52, come cancerogeni, muta-geni o tossici per la riproduzione, a causa del loro te-nore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61. b) Il consumo di prodotti chimici non supera i 10 kg/g. c) Le aspirazioni delle linee acide e basiche sono separa-te

d)Gli impianti garantiscono il rispetto dei limiti minimi di emissione, con riferimento all’Allegato I della Parte Quinta del D.Lgs.152/06 e smi, tenendo conto delle caratteristiche qualitative delle materie prime utiliz-zate.

Prescrizioni specifiche da rispettare nell’esercizio dell’at-tività:

1)I limiti sopra indicati dovranno essere controllati, da parte dell’azienda interessata, con cadenza triennale. 2)L’impresa dovrà rispettare le Prescrizioni generali.

9) Attività di cava, impianti per la lavorazione di mate-riale inerte, compresi i rifiuti inerti recuperabili di cui al D.Lgs.152/06 e smi, e betonaggio (ad esclusione dei cantieri edili).

Possono aderire all’autorizzazione generale le aziende che effettuano le seguenti fasi di lavorazione: 1) Stoccaggio e movimentazione materiale; 2) Attività di cava; 3) Frantumazione; 4) Vagliatura; 5) Betonaggio.

purché rispettino le seguenti condizioni:

a. Nell’esercizio delle attività non sono emesse sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte II dell’allegato I alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006 e non sono al-tresì utilizzate le sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 3 febbraio 1997 n. 52, come cancerogeni, muta-geni o tossici per la riproduzione, a causa del loro te-nore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61. b. Gli impianti sono chiusi, o dotati di impianti di aspi-razione ed abbattimento ovvero di dispositivi - quali ugelli spruzzatori - atti a prevenire l’insorgere di pro-blematiche relative alle emissioni di sostanze polve-rulente.

c. Nello stoccaggio e movimentazione dei materiali, nonché nelle movimentazioni dei mezzi sono in esse-

InformaImpresa 7 Venerdì 11 marzo 2011

Page 1 - Schema

This is a SEO version of Schema. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »