Alla data di stesura del presente elaborato (7 agosto 2020), siamo in attesa di conoscere il testo definitivo del “Decreto Agosto”.
Dalle bozze disponibili segnaliamo che il decreto dovrebbe prevedere, tra le varie misure:
- la possibilità di effettuare la rivalutazione sui singoli beni dell’impresa (e non solo per categorie omogenee di beni) con un’imposta sostitutiva molto ridotta che al momento è prevista al 3%. Il saldo attivo di rivalutazione potrà essere affrancato corrispondendo un’imposta sostitutiva al momento prevista al 10% (è stata richiesta la sua diminuzione);
- semplificazione per il recupero dell’Iva versata sui crediti “incagliati” (anticipo del recupero dell’Iva) sia nei casi in cui il debitore sia sottoposto a procedure concorsuali che nel caso di crediti di modesta entità trascorsi i sei mesi (verrebbe allineata la normativa Iva a quella delle imposte dirette per l’emissione della nota di accredito). In pratica dovrebbe essere ripescata la norma (abrogata nel 2016 prima della sua entrata in vigore) che permetterebbe l’emissione della nota di accredito già all’inizio della procedura concorsuale senza dover attendere l’infruttuosità e la conclusione della stessa, con l’aggiunta della novità di poter emettere nota di accredito per l’Iva non incassata trascorsi sei mesi dalla scadenza per i crediti considerati fiscalmente di modesta entità.
Si segnalano, altresì, le seguenti misure:
- moratoria per le cartelle di pagamento estesa a tutto il 2020;
- nuovi contributi a fondo perduto per i ristoranti situati nei centri storici;
- moratoria per i debiti delle imprese estesa fino al 31 gennaio 2021;
- rimborsi mediante una specifica piattaforma per chi userà la carta di credito come forma di pagamento.
Non resta che attendere il testo definitivo della norma