Addizionali provinciali sulle accise dell’energia elettrica degli anni 2010 e 2011 – è ancora possibile avviare azioni per il rimborso

La Cassazione ha chiarito che le azioni di rimborso vanno avviate nei confronti del fornitore e non dell’Amministrazione Finanziaria (Agenzia delle Dogane). Messa a disposizione del fac simile di diffida

Nel 2010 e nel 2011 le aziende pagavano le bollette per la fornitura di energia elettrica inclusive dell’addizionale provinciale sulle accise. Dal 01/01/2012 per effetto di apposita normativa tale addizionale è stata abrogata, questo per intervento di una direttiva comunitaria che ha dichiarato l’inapplicabilità delle norme istitutive della stessa.

A fronte di tale situazione alcuni soggetti hanno chiesto il rimborso delle addizionali versate all’Agenzia delle Dogane, che ha resistito in giudizio fino alla sentenza definitiva della Corte di Cassazione che, pur riconoscendo la possibilità della richiesta di rimborso, ha chiarito che doveva essere fatta dal consumatore finale nei confronti del fornitore di energia elettrica di quel periodo (cioè quello che aveva effettivamente incassato le addizionali citate).

La richiesta all’Amministrazione finanziaria (Agenzia delle Dogane) può essere fatta, dice la Cassazione, “eccezionalmente, allorquando l’azione esperibile nei confronti del fornitore si riveli oltremodo gravoso (come accade, ad esempio, nell’ipotesi di fallimento del fornitore)”.

Per coloro che sono interessati ad attivare azioni per la restituzione di tali addizionali, la prima attività da realizzare è quella di interrompere il periodo di prescrizione decennale con apposita diffida (si tenga conto che per il 2010 sono già passati 9 mesi). Sappiamo che è molto probabile che i fornitori non daranno seguito alla richiesta di rimborso. In tal caso rimane la possibilità di avviare l’azione legale nei confronti dei fornitori.

Non si può però escludere la possibilità che venga emanata una disposizione legislativa che preveda la restituzione di quanto versato per l’addizionale in questione (tutta o in parte), visto anche l’importante azione di rappresentanza fatta da Confartigianato Imprese e da altre associazioni di categoria. Potrebbe quindi essere rilevante il blocco del termine dalla prescrizione. Pertanto, in tale ipotesi, diventerebbe importante avere almeno inviato apposita diffida (via pec) al fornitore di energia elettrica del 2010/2011 con la richiesta di restituzione di quanto corrisposto nei due anni. Al riguardo lo Studio Legale Tributario Prof. Avv. Loris Tosi di Mestre ha messo a disposizione del CAEM (Consorzio Acquisti Energia & Multiutility) e di Confartigianato Vicenza il fac-simile di diffida da utilizzare e inviare nei confronti del fornitore del 2010 e 2011, per coloro che lo desiderano, indipendentemente dalla cifra richiesta. Tale fac-simile viene riportato in allegato alla presente nota.

Per facilitare la predisposizione della diffida e formale messa in mora nei confronti del fornitore (del 2010 e del 2011), insieme a questa nota viene riportato un link che rimanderà ad un form nel quale sono riportati alcuni campi da compilare con le necessarie informazioni. A seguito della compilazioni e invio verrà inoltrato alla e.mail segnalata  il testo della diffida compilato in tutte le sue parti. Lo stesso dovrà poi essere inviato al fornitore (di allora) con raccomandata A/R o PEC.

Come consorzio abbiamo anche definito, con lo studio legale e tributario prof. Avv. Loris Tosi di Mestre, le condizioni per l’eventuale assistenza a coloro che intendono avviare azioni nei confronti del/dei fornitori per il rimborso delle addizionali provinciali sulle accise pagate nel 2010 e 2011. In questo caso la disponibilità data dallo studio legale per l’assistenza fino all’eventuale terzo grado di giudizio sarà possibile nel solo caso di un potenziale rimborso superiore a 8.000,00 euro, cioè per quelle realtà che hanno consumato oltre 800/850mila kWh  (per le forniture da ottobre 2010 a dicembre 2011).

Qualora siate interessati ad avviare tali azioni e ad avere quindi informazioni sulle condizioni concordate con lo studio legale, potete contattare il nostro consorzio CAEM (Consorzio Acquisti Energia & Multiutility):

Deborah Casalatina – tel. 0444/168484

Nicoletta Siddi – tel. 0444/168430

Chiara Dalle Nogare – tel. 0444/168408

Enrico Raumer – tel. 0444/168469

Mirco Zanrosso – 0444/168395

 

In allegato la tabella delle accise applicate nel 2010 e nel 2011 nelle province cui fanno riferimento le aziende consorziate al CAEM. Inoltre il fac simile della diffida e formale messa in mora del fornitore e le indicazioni su come procedere alla compilazione del del fac simile utilizzando il form raggiungibile tramite il link riportato in fondo alla notizia.

  • Data inserimento: 12.10.20