Autorità per l’energia e il gas: da gennaio a marzo 2013 aumenta del 1,7% per il gas e riduzione dell’elettricità del 1,4%

Le tariffe si riferiscono alle famiglie e ai piccoli consumatori serviti in tutela

Dal 1° gennaio le bollette dell’energia elettrica scenderanno dell’1,4% mentre per il gas si registrerà un incremento dei prezzi dell’1,7%; secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia, per le famiglie e i piccoli consumatori serviti in tutela, la spesa del gas aumenterà di 22 euro mentre per l’energia elettrica il risparmio sarà di 7 euro su base annua (1).

Sulla diminuzione dell’1,4% dell’energia elettrica hanno inciso la riduzione del 3,6% della componente energia (produzione, dispacciamento e commercializzazione) per effetto dei significativi ribassi del prezzo nel mercato all’ingrosso, a partire dallo scorso mese di ottobre.

Tale riduzione è stata in parte controbilanciata da un aumento dello 0,5% per l’aggiornamento delle tariffe di rete e da un incremento dell’1,7% per l’adeguamento degli oneri generali e, in particolare, della componente “A3” a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, come in gran parte già preventivato fin dallo scorso trimestre (2).

Gli adeguamenti tengono anche conto degli effetti, in termini di minori gettito atteso, della prevista attivazione delle agevolazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso mese di maggio in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Per il gas, sull’incremento dell’1,7% hanno inciso l’aumento dell’1,4% per l’aggiornamento delle tariffe di distribuzione, misura, trasporto e stoccaggio e l’ incremento dello 0,5% circa per l’aggiornamento degli oneri generali (3).

Tali incrementi sono stati in parte controbilanciati dalla riduzione pari allo 0,2% circa per l’aggiornamento della materia prima, che è diminuita rispetto al quarto trimestre 2012 come riflesso degli andamenti pregressi delle quotazioni dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali. Ulteriori diminuzioni potranno essere conseguite con la riforma della componente materia prima gas, rispetto alla quale l’Autorità ha già messo in consultazione i propri orientamenti.

In generale, per entrambi i settori dell’energia elettrica e del gas si evidenziano i benefici derivanti dal calo dei prezzi sui mercati all’ingrosso e dall’avvio del mercato del bilanciamento di merito economico introdotto dall’Autorità. Inoltre, la perdurante debolezza della domanda di energia a causa della crisi economica, induce effetti tendenziali divergenti: da un lato il contenimento o riduzione dei prezzi della “materia prima”, dall’altro aumenta il valore unitario delle componenti a copertura dei costi fissi infrastrutturali. In particolare, nel settore gas che sta risentendo della notevole contrazione dei consumi registrata negli ultimi anni anche in relazione all’andamento climatico, produce anche un incremento delle tariffe di distribuzione su base annua.

Infatti, i costi delle infrastrutture sono, per loro natura, sostanzialmente fissi, ossia non dipendenti dalla quantità di gas o elettricità trasportata: in periodi con forte riduzione della domanda, dunque, per garantire la copertura di questi costi fissi, ogni kilowattora o metro cubo di gas consumato deve essere caricato di una quota proporzionalmente superiore.

D’altra parte, l’adeguatezza delle infrastrutture resta un obiettivo primario per la sicurezza del sistema e per lo sviluppo della concorrenza.

(1) dati si riferiscono, per il gas, al consumatore servito in tutela con consumi gas medi di 1.400 metri cubi l’anno, residente con riscaldamento individuale e, per l’energia elettrica, al consumatore tipo –servito in maggior tutela- che consuma 2.700 kilowattora l'anno con una potenza impegnata di 3 kW.

(2) Nella prospettiva di recuperare il debito pregresso e tenendo conto della revisione in aumento del fabbisogno. In aumento anche la componente “UC3”, principalmente per tener conto delle esigenze di integrazione dei ricavi di Terna in relazione alla forte contrazione della domanda elettrica nel 2012, e la componente A4, a seguito delle disposizioni di cui all’articolo 4, comma 2, del DL 179/12, che hanno destinato al bilancio dello Stato parte delle somme previste in entrata su tale conto nel 2013.

(3) L’aumento è riferito, in particolare, alla componente RE, in relazione alla quale è stata attivata la raccolta dei fondi necessari a coprire gli oneri connessi al previsto avvio degli incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di incremento dell'efficienza energetica di piccole dimensioni e, in misura inferiore, la componete RS, che finanzia i meccanismi di incentivo al miglioramento della qualità nella distribuzione del gas.

 

I nuovi bonus luce e gas

L’Autorità ha inoltre aggiornato i valori dei bonus riservati alle famiglie a basso reddito e numerose. Dal 1° gennaio 2013, il bonus elettrico (riduzione media del 20% sulla bolletta,al netto delle imposte) consentirà uno sconto minimo di 71 € e massimo di 155 € (anziché63-139 € erogati nel 2012); il bonus gas (riduzione media del 15%) passerà dal minimo di39 € al massimo di 350 € (anziché 35-318 € del 2012).

Dal 1° gennaio 2013, sarà rinnovato anche il meccanismo del bonus elettrico per disagio fisico, cioè il bonus dedicato ai malati che necessitano di apparecchiature elettromedicaliindispensabili per il mantenimento in vita.

Questo sconto in bolletta aumenterà notevolmente: varierà da un minimo di 176 € ad un massimo di 636 €, articolandosi in 6 importi calcolati in funzione sia del tipo ed intensità d’utilizzo delle apparecchiature sia della potenza installata e residenza (al posto del bonus d’importo fisso di soli 155 € del 2012). Inoltre, chi alla data del 31/12/12 già percepiva il bonus per disagio fisico può chiedere l’adeguamento retroattivo degli importi, purché presenti domanda tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2013.

Si ricorda che il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello riservato alle famiglie a basso reddito e numerose (sia per la fornitura di energia elettrica che di gas), qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità. Inoltre, nel caso in cui presso il titolare della fornitura di energia elettrica dimorino più malati gravi che necessitano ciascuno di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il loro mantenimento in vita, possono essere ottenuti più bonus per disagio fisico.

 

Energia elettrica: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1° gennaio 2013, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 19,127 centesimi di euro per kilowattora, con una diminuzione rispetto al trimestre precedente, di 0,276 centesimi di euro, tasse incluse.

La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a circa 516,42 euro così ripartiti:  

- 280,17 euro (pari al 54,25% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio;

- 74,66 euro (14,46%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura);

- 92,85 euro (17,98%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.  

- 68,74 euro (13,31%) per le imposte che comprendono l’IVA e le imposte erariali (o accise).

 

Gas naturale: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1° gennaio 2013, i prezzi di riferimento del gas saranno di 92,78 centesimi di euro per

metro cubo, con un aumento rispetto al trimestre precedente, di 1,54 centesimi di euro, tasse

incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.299 euro su base annua. La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa:

- 529 euro ( pari al 40,70% del totale della bolletta) per la materia prima;

- 433 euro (33,36%) per le imposte che comprendono le accise (16,47%),l’addizionale regionale (2,19%) e l’IVA (14,70%);

- 67 euro (5,15%)per trasporto e stoccaggio;

- 171 euro (13,16%) per la distribuzione;

- 99 euro (7,63%)per vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.

Queste condizioni di fornitura si applicano ai clienti domestici, ai condomini con consumi inferiori ai 200.000 Smc annui, alle utenze relative ad attività di servizio pubblico ed alle utenze per usi diversi con consumi non superiori a 50.000 Smc annui.

Fonte: Autorità energia e gas

  • Data inserimento: 10.03.13