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Fra questi soggetti possono esserci eventuali autof-fcine, gommisti, concessionarie, che acquistano e importano dall’estero, pneumatici che vengono poi immessi sul mercato. E’ fatto obbligo ai produttori e agli importatori di pneumatici di provvedere, singolar-mente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alle gestione dei quantitativi di pneumatici fuori uso. Tali soggetti sono tenuti a raccogliere e gestire annualmente quantità di pneumatici fuori uso (di qualsiasi marca) almeno equivalenti alle quantità di pneumatici che hanno immesso nel mercato nazio-nale del ricambio nell’anno solare precedente, dedotta la quota di pertinenza dei pneumatici usati ceduti all’estero per riutilizzo o carcasse cedute all’estero, per ricostruzione, calcolata sulla base dei dati ISTAT e in proporzione alle rispettive quote di immissione sul mercato nazionale.

Il produttore o l’importatore può gestire i pneumatici fuori uso, sia direttamente, sia attraverso gestori au-torizzati. In entrambe le ipotesi sono previste delle specifche attività, comunicazioni e dichiarazioni da effettuare.

In alternativa possono costituire società consortili che effettuano la gestione per loro conto, esonerandoli da ogni responsabilità. Fra queste troviamo ECOPNEUS, una società consortile promossa da importanti pro-duttori di pneumatici, con la quale Confartigianato Autoriparazione ha siglato un accordo d’intesa che promuove gli aspetti di seguito riportati: lotta all’il-legalità, totale tracciabilità dei fussi, attuazione degli indirizzi, comunitari, sviluppo di un’industria nazionale del riciclo e del recupero di alta qualità, massimizzazione del benefcio ambientale ed eco-nomico, ottimizzazione dei costi di sistema, ricerca e sperimentazione.

ECOPNEUS è quindi un soggetto abilitato alla ge-stione dei pneumatici, e i produttori o gli importatori, possono scegliere di aderire a tale società consortile, demandandole quindi tutta l’attività che spetterebbe loro. Per aderire le aziende interessate dovranno re-gistrarsi nell’AREA ISCRIZIONE OPERATORI, del sito internet www.ecopneus.it.

Infne è bene evidenziare chi il sistema di gestione dei pneumatici fuori uso, si basa sul contributo am-bientale che dovrà essere applicato in tutte le fasi di commercializzazione del pneumatico nel mercato del ricambio, indicandolo in modo chiaro e distinto sulla fattura. Il Ministero dell’Ambiente, alla data del 30 giugno 2011, non ha ancora defnito il valore del contributo, per le diverse tipologie di pneumatici. In analogia a quanto sopra, anche per i rivenditori del veicolo all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale, è prevista la riscossione del contributo ambientale, e in questo caso dovrà essere versato in un fondo appositamente costituito presso l’Automobile Club Itali (ACI). Anche questo caso siamo in attesa della determinazione del contributo ambien-tale da parte del Ministero dell’Ambiente.

Dal 07/10/2011 decorre l’obbligo, da parte dei ri-venditori, di esazione del contributo che deve essere indicato in modo chiaro in una riga separata nella fattura di vendita.

Per informazioni contattare il Settore Ambiente di Confartigianato Vicenza.

AMBIENTE - ENERGIA

32 Energie rinnovabili. Modifica del contributo

di attivazione per lo Scambio sul Posto.

Lo scambio sul posto prevede una remunerazione per il surplus di energia prodotta. Dal 9 giugno è stata introdotta una diversa modalità di gestione della remunerazione per la fase di avvio dei nuo-vi impianti. Lo scambio sul posto (abbreviato SSP) è un particolare regime di gestione dell’energia elet-trica prodotta da un impianto a fonti rinnovabili che permette un utilizzo virtualmente totale dell’energia prodotta dall’impianto. Lo schema di funzionamento è particolarmente semplice: durante i periodi della giornata in cui l’impianto produce energia in eccesso rispetto a quella richiesta dalle utenze a lui diretta-mente collegate, il surplus di energia viene immes-so in rete e conteggiato economicamente (vale a di-re viene assegnato un valore all’energia immessa in base al prezzo zonale orario di vendita dell’energia). In questo modo è possibile accumulare un credito con la rete (Conto Scambio, misurato in euro), prele-vando dalla rete l’energia necessaria quando quella prodotta dall’impianto non è suffciente per soddi-sfare il fabbisogno delle utenze ad esso connesse. Chiaramente, come un conto corrente in cui è depo-sitato del denaro, è possibile prelevare energia solo se ne abbiamo accumulata precedentemente. Dal 09/06/2011 c’è una novità per i nuovi impianti entrati in esercizio, riguardante proprio la fase ini-ziale del funzionamento dello Scambio sul Posto. In-fatti per gli impianti che hanno sottoscritto la con-venzione di SSP prima del 9 giugno 2011, la fase di avvio era favorita tramite il transitorio del Testo integrato per lo Scambio sul Posto (TISP) che preve-deva il riconoscimento da parte del GSE di un contri-buto Conto Scambio di partenza pari a 50€ per ogni kW di potenza installata. Quindi era possibile da su-bito giovare dei vantaggi di questo regime, senza at-tendere di “accumulare” suffciente credito nel pro-prio conto energetico. Tale contributo veniva riassor-bito tramite conguagli successivi all’entrata a regime dell’impianto, proprio grazie all’energia immessa in rete e monetizzata nel Conto Scambio.

L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con la Deli-bera ARG/elt 72/11, ha modifcato le procedure per la defnizione del contributo iniziale in Conto Scam-bio. Infatti a partire dal 9 giugno 2011, data di pub-blicazione della deliberazione, è stato abrogato l’ar-ticolo 2 del TISP e quindi tale contributo in acconto viene riconosciuto in base a più parametri: - ammontare dei contributi unitari mediamente ero-gati dal GSE;

- potenza dell’impianto;

- numero di giorni in cui la convenzione risulta atti-va nell’anno.

Questa modifca si è resa necessaria per allineare il regime di gestione dello Scambio sul Posto alle re-gole tecniche che lo defniscono (Testo Integrato per lo Scambio sul Posto - TISP, ARG/elt 184/08) e far terminare il periodo di transitorio.

Questa variazione non può che essere un vantag-gio, in quanto un contributo iniziale commisurato al reale funzionamento dell’impianto permette di non appesantire il conto economico dello SSP, permet-tendone una più veloce entrata a regime.

8 InformaImpresa Venerdì 15 luglio 2011

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