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AMBIENTE

38 Sistri: in attesa delle verifiche amministrative

e funzionali è stato sospeso l’avvio del sistema di tracciabilità dei rifiuti (non oltre il 30/06/2013) Sospeso anche il pagamento del contributo per il 2012.

Con il “decreto sviluppo” il Governo ha deciso di inter-venire anche nella vicenda del Sistri. Nella sostanza il Sistri è stato sospeso fno a data da decidere, ma co-munque non oltre 30 giugno 2013. La decisione deriva dalla volontà di verifcare se il sistema di tracciabilità dei rifuti funziona effettivamente, e senza complica-zioni per le imprese, ed inoltre è emersa la necessità di verifche amministrative non precisate, ma che si può intuire riguardano l’affdamento dell’appalto per la re-alizzazione del sistema stesso. Per quest’ultimo aspet-to è rilevante la decisione di sospendere gli effetti del contratto stipulato, per la realizzazione del sistema di tracciabilità, tra il Ministero dell’ambiente e la Selex – SE.MA (soggetto affdatario dell’appalto per la realizza-zione del Sistri).

Sospeso anche il pagamento del contributo annuale Si-stri per l’anno 2012 (in precedenza era stato prorogato al 30 novembre 2012).

Le aziende continuano quindi ad attenersi alla disci-plina precedente al Sistri, con la tenuta del registro di carico e scarico dei rifuti, la predisposizione del formu-lario nella fase del trasporto dei rifuti, e la produzione del MUD entro il 30 aprile di ogni anno (nei casi dove il MUD sia previsto).

AMBIENTE

39 Acque reflue assimilabili alle domestiche: la

Regione Veneto aggiorna le norme tecniche di attuazione del Piano di Tutela delle acque.

Pubblicata nel bollettino della Regione Veneto n. 43 del 05/06/2012, la deliberazione della Giunta Regio-nale n. 842 del 15/05/2012.

La regione del Veneto con la deliberazione della pro-pria Giunta ha provveduto ad aggiornare l’elenco delle attività che producono scarichi di acque refue assimi-labili a quelle domestiche.

L’elenco di tali attività tiene conto, in larga parte, delle indicazioni riportate nel Dpr 227/2011.

Fra le attività con scarichi di acque refue assimilabili a quelle domestiche, che la regione del Veneto ha indivi-duato, si trovano quelle di seguito riportate (alcune): - insediamenti abitativi ad attività alberghiera e del-la ristorazione, ricreativa, d’intrattenimento, turistica, prescolastica, scolastica, universitaria, sportiva, cul-turale, associativa, commerciale, di servizi;

- laboratori di parrucchiere, barbiere e istituti di bel-lezza;

- lavanderie e stirerie con impiego di lavatrici ad ac-qua analoghe a quelle di uso domestico e che effet-tivamente trattino non più di 100 kg di biancheria al giorno;

- laboratori artigianali di sartoria e abbigliamento con esclusione delle attività di pulitura a secco, tintura e fssaggio chimico. Vale la pena di ricordare che que-sto tipo di assimilazione comporta alcuni vantaggi per le imprese, in quanto esclude dall’obbligo di ri-chiedere l’autorizzazione allo scarico dei propri re-fui al comune o al consorzio di depurazione. Auto-maticamente viene a cessare, per queste tipologie di scarichi, l’obbligo di rinnovo dell’autorizzazione ogni quattro anni e cessa pure la necessità di garantire il rispetto dei limiti tabellari degli scarichi. Il tutto con evidenti riduzioni di costi.

Peraltro l’eliminazione degli obblighi citati annulla il rischio di pesanti sanzioni per il mancato rispetto degli

adempimenti di cui sopra.

In allegato apposita nota che sviluppa la normativa na-zionale e della Regione del Veneto in tema di scarichi assimilabili ai domestici.

Per approfondimenti consultare il fle:

- Assimilazione alle acque refue domestiche.pdf

alla notizia 648 su www. informaimpresa.it

AMBIENTE

40 Lavanderie e stirerie del Veneto: assimilati a

quelli domestici gli scarichi reflui da lavatrici ad acqua analoghe a quelle ad uso domestico.

Le lavatrici ad acqua devono essere analoghe a quelle domestiche trattare effettivamente non più di 100 kg di biancheria al giorno.

Con la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 842 del 15/05/2012, sono state aggiornate le norme tecniche del piano regionale delle acque, e fra queste si inserisce l’aggiornamento della normativa che assimila alle acque domestiche gli scarichi delle “lavanderie e stirerie con impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino non più di 100 kg di biancheria al giorno”.

Questo signifca che, nei limiti di cui sopra gli scarichi refui, sono sempre ammessi nei corpi ricettori, e non necessitano di particolari autorizzazioni.

L’assimilazione degli scarichi delle lavanderie e stirerie, nei termini di cui sopra, tiene in considerazione quanto stabilito dal DPR 19/10/2011, n. 227 (semplifcazione degli adempimenti amministrativi in materia ambien-tale), dove appunto viene precisato che in assenza di specifca normativa regionale, sono considerate acque refue assimilate alle domestiche, quelle che derivano da “Lavanderie e stirerie con impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino non più di 100 kg di biancheria al giorno”.

Nella realtà la Regione del Veneto aveva già stabilito, per gli scarichi delle lavanderie e stirerie, con il proprio “Piano di tutela delle acque”, approvato con delibera-zione del Consiglio regionale n. 107 del 05/11/2009, l’assimilazione agli scarichi delle acque domestiche. La normativa regionale infatti prevedeva che le “lavanderie e stirerie che siano rivolte esclusivamente all’utenza resi-denziale e che utilizzino lavatrici ad acqua con capacità complessiva massima di carico pari a 20 kg”, hanno scarichi sempre assimilati a quelli domestici.

Dal 05/06/2012 e lavanderie e stirerie possono avvaler-si (in automatico) della nuova normativa e, di conseguen-za, nel caso di impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle per uso domestico, che non trattino più di 100 kg al giorni di biancheria, potranno considerare i propri scarichi come assimilati ai domestici.

In allegato alla versione on line viene riportata la comunicazione inviata alle imprese associate della Confartigianato di Vicenza.

- lavanderie e stirerie - comunicazione assimilazione scari-chi.pdf alla notizia 649 su www.informaimpresa.it

AMBIENTE

41 Attività alberghiera e della ristorazione: la

Regione del Veneto conferma l’assimilazione degli scarichi a quelli domestici.

Con la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 842 del 15/05/2012, sono state aggiornate le norme tecniche del piano regionale delle acque, e fra queste si inserisce l’aggiornamento della normativa che assimila alle acque domestiche gli scarichi degli “insediamenti ad attività alberghiera e della ristorazione”.

Questo signifca che gli scarichi refui sono sempre am-messi nei corpi ricettori, e non necessitano di particolari autorizzazioni.

2 InformaImpresa Venerdì 29 giugno 2012

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