Page 2 - Schema

Basic HTML Version

ambiente
14
Rifiuti. Il presidente di Confartigianato
Vicenza si appella ai sindaci: “I Comuni
contengano al minimo la maggiorazione
prevista per la tassa rifiuti Tares, non
gravando ulteriormente sulle imprese e sulle
famiglie”.
Con una lettera inviata a tutti i sindaci del Vicentino, il
presidente provinciale di Confartigianato, Agostino Bo-
nomo, chiede attenzione sul problema della Tares, il
tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che da luglio
(data prevista per il pagamento della prima rata) andrà
a incidere in maniera significativa sui costi, già molto
pesanti, delle aziende e delle famiglie.
«Sappiamo bene – scrive Bonomo - che questa nuova
imposizione deriva da una normativa statale non certo
chiesta dalle amministrazioni locali, le quali invece at-
tendevano soluzione al problema sollevato dalla Corte
Costituzionale con la sentenza che aveva chiarito, per
l’applicazione della precedente Tia, la sua natura tribu-
taria e quindi l’inevitabile esenzione dall’Iva. Ora, si è
preferito rinnovare l’impostazione del tributo comuna-
le sui rifiuti purtroppo ampliandolo a quei servizi “indi-
visibili” che, in precedenza, rientravano nella “fiscalità
generale” dell’amministrazione comunale.
Il nuovo tributo dunque non è più legato al solo smal-
timento rifiuti, ma introduce anche la copertura di ser-
vizi che nulla hanno a che fare con esso (viene spon-
taneo pensare alla copertura dei costi per l’illumina-
zione pubblica, la manutenzione e pulizia delle strade,
eccetera)».
Alla luce di tutto questo, ricorda Bonomo, «i costi dei
servizi indivisibili dovranno essere coperti con una ul-
teriore maggiorazione pari a 0,30 euro per metro qua-
drato, ma il Consiglio comunale può deliberarne l’au-
mento fino a 0,40 euro. Una possibilità che ci vede as-
solutamente contrari, specie visto il difficile momento
economico, e di conseguenza ci attendiamo che i Co-
muni applichino la minima maggiorazione prevista.
Nel contempo, chiediamo la massima attenzione nel-
la strutturazione del piano finanziario con cui vengono
identificati i costi del servizio e, in particolare, ci atten-
diamo una inversione di tendenza, convinti che un’at-
tenta verifica dei costi potrebbe comportarne la ridu-
zione, assieme a una maggiore efficienza.
Tanto più che, in questo periodo di crisi, anche i flussi
dei rifiuti dovrebbero ridursi, con relativa riduzione dei
costi di smaltimento».
ambiente
15
Modalità di smaltimento dei rifiuti elettronici.
Per gli operatori dell’ICT alcuni aspetti della normativa
ambientale e della sicurezza.
Seppure in maniera diversa dalle altre azienda, anche
gli operatori dell’ICT (Information e Comunication Tec-
nology), sono soggetti ad alcuni aspetti legati alla nor-
mativa ambientale e a quella della sicurezza sul lavoro.
Ovviamente la tipicità dell’attività, riconduce gli obbli-
ghi ambientali a pochi aspetti, mentre per la sicurezza
sul lavoro sono sostanzialmente simili a quelli di tutte
le altre aziende.
Nel caso specifico delle imprese dell’ICT, appare eviden-
te che la strumentazione utilizzata è sostanzialmente
quella tipica di un ufficio, per quanto, molto probabil-
mente, costantemente rinnovata e innovativa, per ef-
fetto dello sviluppo constante di nuove tecnologie per
il settore. Se quanto affermato corrisponde al vero, si
può affermare che le attrezzature tipiche che ritrovia-
mo in queste imprese sono i computer e le stampanti
o comunque attrezzature a base elettronica. Tali stru-
menti di lavoro, hanno un loro ciclo di vita, che eviden-
temente alla sua conclusione comporta la necessità di
provvedere al loro corretto smaltimento. Dal momento
in cui l’imprenditore decide di “sbarazzarsi” di un com-
puter, anziché di una stampante, ecco che questo, per
effetto della normativa ambientale, diventa un rifiuto
elettronico che deve essere smaltito correttamente e
attraverso strutture autorizzate. Nel caso in cui l’impre-
sa acquisti un nuovo prodotto (esempio un pc) e debba
eliminarne uno analogo, quest’ultimo potrà essere con-
segnato al rivenditore che ha l’obbligo di ritirarlo, sen-
za applicare alcun costo. In alternativa i rifiuti elettro-
nici possono essere comunque smaltiti negli ecocentri.
Vale la pena di evidenziare che i costi per lo smalti-
mento di questi rifiuti, sono già inclusi in quelli per l’ac-
quisto degli stessi a inizio vita. Si tratta poi di verifica-
re se l’impresa è soggetta alla tenuta del registro dei
rifiuti, in quanto gli stessi sono rifiuti speciali, e quindi
soggetti ad apposita normativa. Particolare attenzione
merita anche il caso del recupero delle cartucce toner,
che spesso vengono sostituite da chi effettua la ma-
nutenzione delle macchine (es. stampanti) che sono a
noleggio. In questo caso la cartuccia sostituita si confi-
gura come un rifiuto avviato al recupero da chi effettua
la manutenzione e non da chi fa uso della stampante,
in quanto si è presenza di una produzione di rifiuti su
una macchina a noleggio di proprietà di terzi, che cura-
2
InformaImpresa
Venerdì
5
aprile
2013
Leggi il giornale online vicentino
con le cronache dell’artigianato e della piccola impresa su