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Sistri: a che punto siamo

Continuano i problemi con il Sistri. Il sistema viene utilizzato da poche imprese e le sanzioni sono pesanti. Entro il 30/04/2015 le imprese devono pagare il contributo Sistri 2015

In relazione al Sistri (sistema di tracciabilità dei rifiuti), negli ultimi anni abbiamo visto la continua emanazione di norme e disposizioni tecniche che, oggettivamente, hanno messo in difficoltà molte imprese.

Dalla istituzione del Sistri, avvenuta il 17 dicembre 2009, come Confartigianato abbiamo sempre sostenuto l’assurdità di tale sistema. Le problematiche che sono emerse nel tempo hanno dimostrato che quanto affermavamo corrispondeva a verità. L’utilizzo dei dispositivi USB e delle black box hanno immediatamente fatto emergere difficoltà che erano evidenti già sulla carta. Inutile dire che tutta la struttura del sistema di tracciabilità dei rifiuti appariva fin dall’inizio e, purtroppo ancora oggi appare, inadeguata e penalizzante per le piccole imprese. Inoltre, alla difficoltà di poter operare con il Sistri, si aggiunge anche l’obbligo di dover pagare un contributo annuale, anche se non si è in presenza di un servizio reale messo a disposizione dal Ministero dell’ambiente.

Confartigianato in questi anni ha ottenuto numerose proroghe per l’avvio del Sistri, alcune semplificazioni riguardanti il registro cronologico, la riduzione (dimezzamento) del contributo per chi produceva meno di 400 kg di rifiuti/anno, lo slittamento continuo delle pesanti sanzioni e, infine, ha ottenuto l’esclusione dall’obbligo di adesione dal Sistri, per le imprese che occupano fino a dieci dipendenti. Risultati di assoluto interesse che nella sola provincia di Vicenza equivalgono ad un risparmio complessivo per  le imprese, in quattro anni, di euro  5.450.000. Inoltre le imprese escluse dal Sistri, grazie ai risultati ottenuti, eviteranno anche il rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni previste.

Nonostante l’intensa attività di rappresentanza fatta dalla Confartigianato, il risultato più atteso ancora non è stato ottenuto, ovvero quello della totale abrogazione del Sistri. Un obiettivo difficile da raggiungere, che trova nel ministero dell’ambiente una forte opposizione a questa ipotesi. Si deve però evidenziare che non si è a priori contrari ad un sistema di tracciabilità dei rifiuti, tanto più che lo impongono le regole comunitarie; quello a cui si è contrari è un sistema che complica la vita agli imprenditori, in questo caso il Sistri. Ecco perché Confartigianato è fortemente impegnata per la rivisitazione del sistema di tracciabilità, in funzione di un meccanismo semplice nella sua strutturazione e di facile gestione per le imprese.

Al momento dobbiamo però prendere atto di quella che è la situazione del Sistri. Di seguito vengono  sintetizzati gli aspetti che ancora riguardano alcune delle piccole imprese che producono rifiuti pericolosi e altri aspetti che riguardano le imprese non più soggette al Sistri:

1) non sono più soggette all’obbligo di adesione al Sistri le imprese che producono rifiuti e che occupano fino a dieci dipendenti;

2) sono soggette al Sistri le imprese che producono rifiuti pericolosi e che occupano più di dieci dipendenti;

3) Il calcolo del numero dei dipendenti deve tenere conto di quelli complessivi a prescindere dal numero di quelli addetti alle singole unità locali di cui è dotata l’impresa;

4) per tutte le imprese rimane la facoltà di aderire volontariamente al Sistri;

5) annualmente deve essere pagato il contributo Sistri. A titolo esemplificativo, il contributo annuo al Sistri per le imprese che producono rifiuti pericolosi e che occupano da 11 a 50 dipendenti è di euro 180. Si segnala che il contributo annuale è stato sospeso per l’anno 2012 e 2013;

6) il contributo annuale Sistri per il 2014, doveva essere pagato entro il 30/06/2014. Va precisato che le sanzioni per il mancato pagamento del contributo sono state fatte slittare, dapprima al 31/12/2014 e, successivamente con il decreto mille proroghe al 31/01/2015 e, con la sua conversione in legge, al 31/03/2015;

7) il contributo annuale Sistri 2015, per i soggetti obbligati, va pagato entro il 30/04/2015. Anche su questa scadenza Confartigianato sta cercando di ottenere una proroga al 31/12/2015 ma, al momento, non si riscontrano disponibilità ministeriali, in tal senso;

8) sono previste sanzioni da euro 15.500 a 93.000 euro, per le imprese soggette all’obbligo di adesione al Sistri che omettono il pagamento del contributo annuale. Su questo aspetto Confartigianato sta costantemente sollecitando una drastica revisione al ribasso della sanzione, che non trova alcuna giustificazione per il mantenimento degli importi previsti;

9) le imprese che sono soggette all’obbligo di iscrizione al Sistri, ma che nel 2014 non avevano ancora provveduto a formalizzare l’adesione, dovevano farlo entro il 31/01/2015. Successivamente, con la conversione in legge del decreto mille proroghe, Confartigianato ha ottenuto lo slittamento del termine al 31/03/2015. Tutte le imprese che rientrano successivamente a tale data nell’obbligo di adesione al Sistri, hanno l’obbligo di provvedere all’iscrizione al sistema di tracciabilità, contestualmente all’inizio dell’attività o al momento in cui scatta l’obbligo di adesione (per supero numero dipendenti);

10) sono previste sanzioni da euro 15.500 a 93.000 euro, per le imprese soggette all’obbligo di adesione al Sistri che omettono l’iscrizione allo stesso. Su questo aspetto Confartigianato sta costantemente sollecitando una drastica revisione al ribasso della sanzione, che non trova alcuna giustificazione per il mantenimento degli importi previsti;

11) il Sistri per le imprese che producono rifiuti pericolosi (quelle con più di dieci dipendenti) è operativo dal 03/03/2014. Da tale data le imprese devono gestire sia il registro cronologico previsto dal Sistri e quello tradizionale di carico e scarico dei rifiuti. A seguito dell’emanazione di apposite normative, sono state ripetutamente fatte slittare le sanzioni per il mancato utilizzo del registro cronologico previsto dal Sistri dalla data riportata. Fino al 31/12/2015 non verranno applicate sanzioni a quelle imprese che pure essendone soggette, non hanno ancora attivato il registro cronologico del Sistri.

12) le imprese che non aderiscono volontariamente al Sistri, devono provvedere alla cancellazione da tale sistema di tracciabilità. Il Ministero dell’ambiente con proprio comunicato del 24/06/2014 ha precisato che “i soggetti già iscritti al Sistri che non sono tenuti ad aderire né aderiscono volontariamente al sistema, non devono versare il contributo annuale alla scadenza del 30/06/2014 (prorogata al 31/03/2015), anche se a tale data la procedura di cancellazione dell’iscrizione non è stata avviata o non è conclusa. Procedure e modalità semplificate per la cancellazione dal Sistri dei soggetti iscritti che non sono tenuti ad aderire al sistema medesimo , nonché per la restituzione dei dispositivi USB e/o black box, saranno definite con ulteriore comunicazione”. In attesa delle indicazioni semplificate ministeriali, per la cancellazione dal Sistri è possibile  comunque utilizzare le procedure già previste (pubblicate anche nel sito www.informaimpresa.it – area ambiente – rifiuti – sistri – riferimenti normativi) o comunque presenti nel sito www.sistri.it .

Nei diversi passaggi sopra riportati sono stati evidenziati gli aspetti che appaiono essere più rilevanti per le imprese che producono rifiuti, ai quali le stesse devono attenersi. Fra i vari punti sopra riportati si richiama l’attenzioni su quelli cui si evidenzia la volontà di Confartigianato di fare slittare l’applicazione delle sanzioni al 31/12/2015. La motivazione di tale richiesta di slittamento sta soprattutto nel fatto che entro il mese di giugno 2015 verrà effettuata una gara d’appalto europea per l’affidamento del “gestionale o sistema” Sistri. Si ritiene e si auspica che con tale gara d’appalto venga definito un nuovo modello di sistema di tracciabilità che tenga in considerazione l’esigenza di semplificazione richiesta dalle imprese. Per tale motivo Confartigianato insiste per lo slittamento delle sanzioni: per evitare di adempiere ad obblighi che magari potrebbero modificarsi a seguito della gara d’appalto citata.

In relazione a quanto sopra e per ogni necessaria informazione sul Sistri è possibile contattare il settore ambiente di Confartigianato Vicenza.

  • Data inserimento: 08.04.15