Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se vuoi saperne di più consulta la cookie policy Per saperne di piu'

Approvo

Ravvedimento della comunicazione dei dati fatture

E’ possibile correggere l’errata compilazione della comunicazione dei dati fatture applicando il ravvedimento operoso.

Il 6 aprile è scaduto il termine per l'invio dei dati delle fatture emesse e ricevute nel primo semestre del 2017. Entro lo stesso termine era possibile inviare i dati corretti relativi al secondo semestre 2017 senza incorrere in sanzioni.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 2-bis, D.Lgs. 471/1997, per l’omessa o errata trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute si applica una sanzione amministrativa di 2 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre.

La sanzione è ridotta alla metà (1 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 500 euro per ciascun trimestre) qualora, entro 15 giorni dalla scadenza, il soggetto passivo Iva:

− effettui la trasmissione della comunicazione in precedenza non effettuata; oppure

− effettui la trasmissione corretta della comunicazione in precedenza errata.

L’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 87/E/2017 ha riconosciuto la possibilità di applicare l’istituto del ravvedimento operoso ex articolo 13, comma 1, D.Lgs. 472/1997. Il ravvedimento si applica:

− sulla sanzione ridotta (1 euro, con un massimo di 500 euro per trimestre) qualora la regolarizzazione della violazione avvenga entro il 15° giorno successivo alla scadenza;

− sulla sanzione piena (2 euro, con un massimo di 1.000 euro per trimestre) qualora la regolarizzazione avvenga a partire dal 16° giorno successivo alla scadenza.

 

 

 

  • Data inserimento: 16.04.18
  • Inserito in:: FISCO
  • Notizia n.: 3815