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Approfondimento sullo scarico a parete

Il D.lgs. n. 102/2014 ha modificato nuovamente le regole per lo scarico a parete dei generatori di calore a gas, già recentemente modificate dal Dl 63/2013 convertito con la legge 3 agosto 2013 n. 90

A meno da un anno dalle modifiche introdotte dal DL 63/2013, il D.lgs. n.102/2014 (art. 14 Comma 8 e 9) ha nuovamente modificato ai commi 9-bis e 9-ter dell’art. 5 del Dpr n.412/1993.

Dal 31/08/2013 quindi, mediante camini, canne fumarie, condotti di scarico.

Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente. Quindi qualsiasi tipologia di installazione, nuova o mera sostituzione, ha l’obbligo di scaricare a tetto ed è vietato lo sbocco a parete.

ESISTONO PERO’ ALCUNE DEROGHE CHE CONSENTONO LO SCARICO DEI FUMI ALL’ESTERNO DI UNA PARETE:

a)     sostituzione di una caldaia, di qualsiasi tipo, che già scaricava a parete;

b)     sostituzione di una caldaia a camera aperta, a tiraggio naturale, che scaricava in una canna fumaria collettiva ramificata condominiale;

c)     installazione in edifici storici o sottoposti a norme di tutela;

d)     impossibilità tecnica di andare a tetto con lo scarico fumi, asseverata da un professionista abilitato.

DAL 19 LUGLIO 2014, SONO PREVISTE ALTRE DUE DEROGHE:

Il D.lgs n.102 introduce però nuovi casi di deroga per poter effettuare lo scarico a parete. Ad esempio si potrà evitare l’uso del camino se si procede a ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini funzionali e idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione. Si potrà derogare anche in caso di installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione, a gas, e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto.

e)  installazione di apparecchi a condensazione, nell’ambito di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili pluri familiari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili alla applicazione dei suddetti generatori;

f)  installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore, dotati di specifica certificazione di prodotto.

Visto che la norma UNI 7129 riguarda solo apparecchi aventi singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW viene negata la possibilità di poter installare a parete apparecchi con potenza compresa tra 35 e 70 kW, che la norma UNI 11528 prevede per l'evacuazione dei prodotti della combustione direttamente all'esterno (prospetto 16).

SCHEMA SULLE TIPOLOGIE DI APPARECCHI E SCARICO DEI FUMI A PARETE

CASO:

TIPOLOGIA CALDAIA:

NOTE

  • sostituzione di generatoridi calore individuali che già scaricavano a parete

 

CALDAIE CONVENZIONALI A GAS A CAMERA STAGNA

aventi rendimento maggiore di 90 + 2 log Pn (rif. art. 4, c. 6, lett. a) del D.P.R. 59/09)

Caldaie non necessariamente ecologiche e/o a condensazione.

Sono sparite le facilitazioni per le caldaie convenzionali appartenenti alla 4a classe di NOx (≤100 mg/kWh).

  • sostituzione di generatoridi calore individuali che scaricavano in canna collettiva ramificata
  • incompatibilitàcon norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale
 

 

 

 

 

CALDAIE A GAS A CONDENSAZIONE ECOLOGICHE 

i cui prodotti della combustione hanno emissioni di NOx non superiori a 70 mg/kWh (classe 5a)

Sono sparite le facilitazioni per le caldaie appartenenti alla 4a classe di NOx (100 mg/kWh).

 

Da notare che ora il concetto di "sistemi di evacuazione fumi funzionali e idonei o comunque adeguabili" è riferito all’applicazione di apparecchi a condensazione; pertanto, ad esempio, il sistema fumario nuovo dovrà essere idoneo per un funzionamento ad umido.

  • il progettista attesta e assevera l'impossibilità tecnicaa realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto
  • ristrutturazioni di impianti termici individualigià esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione
  • installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto
 
 

GENERATORI IBRIDI COMPATTI
costituiti da
una CALDAIA A GAS A CONDENSAZIONE ECOLOGICA i cui prodotti della combustione hanno emissioni di NOx non superiori a 70 mg/kWh (classe 5a) e da UNA POMPA DI CALORE avente un rendimento rispondente ai limiti minimi di legge (rif. art. 4, c. 6, lett. b) del D.P.R. 59/09)

I ‘generatori ibridi compatti’ sono ammessi allo scarico a parete senza necessità di dover verificare se i sistemi fumari sono idonei o adeguabili o di dimostrare l’impossibilità tecnica di scaricare a tetto.

 

POSIZIONAMENTI DEGLI SCARICHI

Se l’apparecchio è di tipo B a tiraggio naturale le distanze sono quelle del prospetto nella UNI 7129 e i valori sono:

Posizionamento del terminate

Quota

Distanze minima (mm)

Apparecchi
da 4 kW a 7 kW

Apparecchi
oltre 7 kW fino a 16 kW

Apparecchi
oltre 16 kW fino a 35 kW

Sotto finestra

A1

1 000 ***)

1 500

2 500

Adiacenza ad una finestra

A2

400

400

400

Sotto apertura di aerazione/ventilazione

B1

1 000 ***)

1 500

2 500

Adiacenza ad una apertura di aerazione/ventilazione

B2

600

600

600

Distanza in verticale tra due terminali di tiraggio

C1

600

1 500

2 500

Adiacenza in orizzontale ad un terminate di tiraggio

C2

300

500

600

Sotto balcone *)

D1

300

400

500

Fianco balcone

D2

1 000

1 000

1 000

Dal suolo o da altro piano di calpestio

E

400****)

1 500****)

2 200

Da tubazioni o scarichi verticali od orizzontali **)

F

300

300

300

Sotto gronda

G

300

400

500

Da un angolo/rientranza/parete dell'edificio

H

300

500

600

*) I terminali sotto un balcone praticabile, devono essere collocati in posizione tale che il percorso dei fumi, dal punto di uscita del terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza dell’eventuale parapetto di protezione (se chiuso), non sia minore di 2 000 mm.

**) Nella collocazione dei terminali dovranno essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all'azione dei prodotti della combustione (per esempio, gronde e pluviali di materiale plastico, elementi sporgenti di legno, ecc.); per distanze minori adottare adeguate schermature nei riguardi di detti materiali.

***) Riducibili a 400 mm per apparecchi da riscaldamento installati sotto il vano finestra del locale riscaldato.

****) In questi casi i terminali devono essere opportunamente protetti per evitare eventuali contatti diretti con persone.

 

Per gli apparecchi di tipo B muniti di ventilatore i valori delle distanze sono invece:

Posizionamento del terminate

Quota

Apparecchi
da 4 kW a 7 kW

Distanze minima (mm)

Apparecchi
oltre 7 kW fino a 16 kW

Apparecchi
oltre 16 kW fino a 35 kW

Sotto finestra

A1

300

500

600

Adiacenza ad una finestra

A2

400

400

400

Sotto apertura di aerazione/ventilazione

B1

300

500

600

Adiacenza ad una apertura di aerazione/ventilazione

B2

600

600

600

Distanza in verticale tra due terminali di scarico

C1

500

1 000

1 500

Adiacenza in orizzontale ad un terminate di scarico

C2

500

800

1 000

Sotto balcone *)

D1

300

300

300

Fianco balcone

D2

1 000

1 000

1 000

Dal suolo o da altro piano di calpestio

E

400***)

1 500***)

2 200

Da tubazioni o scarichi verticali od orizzontali **)

F

300

300

300

Sotto gronda

G

300

300

300

Da un angolo/rientranza/parete dell'edificio

H

300

300

300

*) I terminali sotto un balcone praticabile, devono essere collocati in posizione tale che il percorso dei fumi, dal punto di uscita del terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza dell’eventuale parapetto di protezione (se chiusa), non sia minore di 2 000 mm.

**) Nella collocazione dei terminali devono essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all'azione dei prodotti della combustione (per esempio, gronde e pluviali di materia plastica, elementi sporgenti di legno, ecc.); per distanze minori adottare adeguate schermature nei riguardi di detti materiali.

***) In questi casi i terminali devono essere opportunamente protetti per evitare eventuali contatti diretti con persone.

 

  • Data inserimento: 10.07.15