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Accordi Interconfederali Regionali su occupazione & bilateralità. Riforma EBav ed aumento quota NRS.

Siglati lo scorso 13 marzo 2013 tre accordi regionali in materia di occupazione e di bilateralità veneta. Novità riguardanti l’EBav: contribuzione lavoratori a domicilio e intermittenti, accorpamento comitati di categoria EBav e aumento quota NRS.

La Confartigianato Veneto e le altre associazioni datoriali dell’artigianato veneto hanno siglato con le Organizzazioni Sindacali regionali due Accordi Interconfederali relativi, rispettivamente, al tema dell’occupazione e della formazione nell’artigianato veneto, in particolare all’apprendistato, e alla riforma di EBAV, a cui si aggiunge uno specifico Protocollo sulle Nuove Relazioni Sindacali.

Continuando nella illustrazione dei contenuti specifici di tali nuovi accordi, concludiamo l’argomento della manovra sulla bilateralità veneta, iniziato nella precedente notizia con l’illustrazione delle nuove prestazioni EBav a favore dell’occupazione.

Di seguito riportiamo una sintesi delle disposizioni che riformano in parte il funzionamento dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto (EBav). Oltre alla costituzione di una commissione incaricata di attuare l’adeguamento dell’Ente alle prescrizioni della legge 92/2012 ed al progetto di accorpamento dei Comitati di Categoria, si prevede di comprendere dal 1° maggio 2013 anche i lavoranti a domicilio ed i lavoratori intermittenti tra i destinatari delle prestazioni dell’Ente e, con Protocollo specifico, è fissato sempre da maggio 2013 un aumento della quota di contribuzione relativa alle NRS.

 

In merito a tali due disposizioni in vigore dal 1° maggio 2013 si precisa quanto segue.

 

L’ultimo paragrafo dell’Accordo Interconfederale 13.03.2013 sulla “riforma EBav” prevede da maggio 2013 il versamento della contribuzione EBav anche per i lavoranti a domicilio e per i lavoratori a chiamata, finora esclusi (vedi c.10 del punto C del precedente Accordo Interconfederale 14.12.2010), e fissandone il versamento con le modalità  previste per i lavoratori a tempo pieno: quota intera di contribuzione per i mesi in cui l’imponibile fiscale del cedolino sia almeno di 300 €.

Quindi con il versamento tramite F 24 relativo al mese di maggio 2013 le aziende dovranno prevedere la contribuzione all’ente bilaterale anche per i lavoranti a domicilio e per i lavoratori intermittenti, ai quali nella busta paga dal mese di maggio dovrà essere esposta la trattenuta della parte di contribuzione a loro carico. Tale contribuzione  è dovuta solo per i mesi in cui risulta un imponibile fiscale di almeno 300 € nel cedolino.

 

Con apposito Protocollo allegato agli Accordi Interconfederali 13.03.2013 viene previsto un aumento di 0,45 € della quota di contribuzione EBav relativa alle NRS. Pertanto dal maggio 2013 la quota di contribuzione per NRS risulta di 1 euro mensili.

A breve le Parti predisporranno apposito avviso da consegnare ai dipendenti con la busta paga del mese di maggio ed i lavoratori potranno decidere, tramite diretta indicazione ad EBav, se destinare la parte di aumento della quota ad una sola delle organizzazioni sindacali: CGIL, CISL o UIL.

 

Con lo stesso Protocollo le Parti hanno ribadito che le richieste di prestazione all’EBav a favore dei dipendenti vanno presentate esclusivamente agli sportelli EBav delle organizzazioni sindacali, attivati presso le sedi locali di CGIL, CISL e UIL.

L’Accordo Interconfederale 13.03.2013 sulla “riforma EBav”, nella prospettiva di ripristinare la gestione dell’intervento di sospensione a fianco della CIG in Deroga, al punto 2.1, costituisce un gruppo tecnico con il compito di predisporre il percorso di adeguamento dell’EBav alle prescrizioni della legge 92/2012 sulla istituzione del Fondo di solidarietà “alternativo”. Tale riconversione consente di attivare gli interventi di sospensione per mancanza di lavoro sostenuti dalla duplice prestazione dei sussidi dell’Ente Bilaterale combinati all’erogazione dell’ASPI per lavoratori sospesi in capo all’INPS.

  

Infine lo stesso Accordo Interconfederale 13.03.2013, al punto 3, dispone un progetto di riforma di alcuni organismi della struttura di funzionamento dell’EBav, in particolare il numero e le regole di gestione dei Comitati di Categoria, che sono gli organismi deputati alla gestione delle prestazioni di secondo livello definite dalla contrattazione regionale di categoria.

Più precisamente si prevede la modifica del numero dei Comitati di Categoria da 17 ad 8, attraverso accorpamenti che saranno definiti dalla contrattazione regionale di categoria con efficacia dal prossimo 1° gennaio 2014.

 Per i Comitati di Categoria è inoltre previsto un aggiornamento delle regole di funzionamento riguardo alla tempistica delle convocazioni del Comitato, alle regole di convocazione, alla previsione di componenti supplenti ed alla gestione, tramite programmazione annuale, delle prestazione relative a progetti di formazione o di promozione.

 

Collegati on line alla presente notizia gli Accordi Interconfederali del 13 marzo 2013.

  • Data inserimento: 04.04.13